Torna il caso Levante, processo bis per 17 imputati

La seconda tranche è prevista con l'udienza preliminare il prossimo aprile ma in questi giorni si è tenuta un'anticipazione "in punta di diritto" davanti al gip Riganti

Paolo Marino
Paolo Marino
|2 giorni fa
La Guardia di Finanza davanti alla caserma di via Caccialupo
La Guardia di Finanza davanti alla caserma di via Caccialupo
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Torna in aula il caso della caserma Levante. L’indagine sui militari della caserma di via Caccialupo ha infatti dato origine a due tronconi processuali. Il primo processo con rito abbreviato è arrivato in Cassazione a ottobre 2023 e ha confermato, tra l’altro, il reato più grave di tortura.
Ma per una serie di altri reati - contestati sia ai militari piacentini sia a pusher che ruotano intorno alla caserma - l’udienza preliminare inizierà il 29 aprile. Nella seconda tranche del processo gli imputati sono 17. Si tratta di nove carabinieri e di otto persone accusate di episodi di spaccio. Sono 126 i capi d’imputazione contenuti nelle 55 pagine della richiesta di rinvio a giudizio firmata dai pubblici ministeri Antonio Colonna e Matteo Centini esattamente un anno fa, a dicembre 2024.Una sorta di prologo - una questione tutta in punta di diritto - relativa al processo Levante bis è stata esaminata martedì dal gip Vincenzo Riganti. Riguarda la richiesta di archiviazione della Procura per quattro reati di falso contestati ai miliari. Si tratterebbe di fatti commessi tra il 2017 e il 2018 per i quali sarebbero ormai trascorsi i sette anni e mezzo che fanno scattare la prescrizione. Il gip si è riservato di decidere sulla richiesta d’archiviazione. Al vaglio la possibile introduzione di un’aggravante che farebbe allungare i tempi di prescrizione e quindi consentirebbe di far rientrare i falsi nel processo bis.