Gli uffici cercano il posto in canile, la dipendente comunale la adotta
Astrid, pastore maremmano, vagava sulla proprietà di un agricoltore a Cadeo
Valentina Paderni
|6 ore fa

La dipendente comunale a Cadeo, Roberta Corasanti con la cagnolona Astrid
La storia a lieto fine di Astrid, giovane pastore maremmano, è una di quelle che fanno bene al cuore. Ancor di più dopo il tremendo episodio del Pit bull abbandonato per settimane da solo in un appartamento e morto di stenti a Piacenza.
Pochi giorni fa, un imprenditore agricolo di Cadeo ha segnalato all’agente Paolo Perazzi della Polizia locale la presenza di un cane rimasto solo, che vagava sulla sua proprietà non recintata. L’animale sarebbe stato condotto lì dal precedente affittuario che, trovando un nuovo lavoro e una casa altrove, non lo aveva potuto portare con sé. La segnalazione è stata immediatamente attenzionata e presa in carico dall’agente Perazzi che, dopo i dovuti sopralluoghi, ha attivato la macchina operativa per poter risolvere la situazione tutelando il benessere dell’animale, descritto inizialmente come un cucciolo maschio di 5-6 mesi. L’ufficio dell’anagrafe canina, coordinato dalla dipendente Barbara Biccai, ha verificato l’eventuale iscrizione del cane, che non compariva nel sistema informativo. Si è però riusciti a recuperare e contattare il proprietario dell’animale, che ha quindi provveduto a microchippare il cane scegliendo poi di rinunciarvi, per l’impossibilità di prendersene cura.
L’ufficio comunale ha così contattato il canile convenzionato per valutare se ci fosse uno stallo disponibile ad accogliere l’animale. Lo spazio effettivamente ci sarebbe stato, ma non c’è stato bisogno di occuparlo. Roberta Corasanti, un’altra dipendente del Comune di Cadeo, referente dell’ufficio Istruzione e cultura, si è rivelata con il compagno un angelo inatteso, che ha svoltato il destino ormai scritto di Astrid. I due hanno scelto, a scatola chiusa e senza neppure sapere che razza fosse, di adottare l’animale, evitando così al cane di arrivare al canile ed evitando al precedente proprietario di affrontare il costo della rinuncia di proprietà, spesa che probabilmente l’uomo, come segnalato al Comune da un’amica, non avrebbe nemmeno potuto sostenere, considerata la condizione di fragilità in cui si trovava.
Al momento dell’incontro e del passaggio di consegne dell’animale, avvenuto in municipio, Corasanti e il compagno si sono trovati di fronte un pastore maremmano, femmina, e di almeno un paio d’anni. Avere un cane di grossa taglia significa dover sostenere spese di mantenimento importanti e affrontare una gestione non semplice, considerate le dimensioni e le necessità dell’animale. Ma la coppia non ha cambiato idea. Senza ripensamenti ha preso con sé la cagnolona che è stata battezzata Astrid e che da qualche giorno vive, serenamente, con loro a Lugagnano insieme, felice casualità, ad un altro pastore maremmano che la famiglia aveva già con sé.
La catena della comunicazione e della tempestività d’intervento ha dato i migliori frutti possibili. «È stata salvata una vita, non solo un animale - dicono soddisfatti i dipendenti comunali. - Tra il precedente proprietario che non poteva farsi carico del cane e la nuova famiglia, che ha immediatamente capito la situazione, c’è stata una stretta di mano sincera e un abbraccio affettuoso di corrisposta gratitudine. Un gesto molto bello e commovente. L’imprenditore agricolo che fino ad allora si era preso cura del cane, nutrendolo e poi segnalandolo alla Polizia locale, ha dimostrato come la non indifferenza possa fare la differenza. Insieme, si è dato una famiglia ad un cane e un cane ad una famiglia. È anche la testimonianza di come talvolta affidandosi al Comune e ai servizi presenti sul territorio, si possa trovare un’efficace soluzione».

