Piacentini e lodigiani sulla nave in fiamme sul Nilo

Stanno tutti bene, ma salvati poco prima che il battello da crociera venisse avvolto dal fuoco. «C'era molto fumo, ci siamo protetti con salviette bagnate»

Paolo Marino
Paolo Marino
|1 mese fa
La nave in fiamme sul Nilo
La nave in fiamme sul Nilo
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Doveva essere una crociera come tante di quelle che solcano ogni anno il Nilo alla volta dei siti archeologici più noti al mondo, quando all’improvviso un incendio scoppiato a bordo per ragioni non del tutto chiare ha rischiato di trasformarla in tragedia. E’ finita bene l’avventura dei passeggeri della «Empress».
A bordo 60 italiani, subito soccorsi e trasferiti dai tour operator su altre imbarcazioni. Tra loro anche una comitiva formata da piacentini, lodigiani, cremonesi e parmensi. In tutto 34 persone. Stanno bene, ma la paura è stata tanta.
«Siamo saliti sul ponte della nave, ma dopo un po’ il fumo è arrivato anche lì - racconta Moreno Piazzoli di Corno Vecchio, in provincia di Lodi -. Non si respirava e ci siamo protetti la bocca con delle salviette bagnate. Hanno fatto scendere prima i bambini e poi è arrivata una nave che si è accostata alla nostra e ci hanno portati via. Dopo cinque minuti è andato tutto a fuoco. Siamo salvi per miracolo».
Moreno Piazzoli di Corno Vecchio dopo il salvataggio
Moreno Piazzoli di Corno Vecchio dopo il salvataggio
Romi, la capogruppo della comitiva nella quale c’erano anche i piacentini, è stata subito contattata dall’Ambasciata Italiana. «Dopo essersi assicurati che stavano tutti bene, hanno voluto l’elenco delle cose che ci servivano. Infatti, abbiamo lasciato la nave in fretta e molti di noi hanno perso tutto. Domani mattina arriverà un volo che ci porterà i medicinali, intanto il personale della nave che ci ha salvati ha fornito i vestiti».