«Una lupa all’attacco alla Parcellara. Voleva il mio Ulisse»
La denuncia ai carabinieri forestali dell'alpino Stefano Merli. «Si dovrebbero installare cartelli sui sentieri per chiedere agli escursionisti di stare attenti»

Elisa Malacalza
24 aprile 2025|31 giorni fa

Una tranquilla passeggiata ai piedi della Pietra Parcellara è diventata una corsa a perdifiato per cercare di ritornare alla propria abitazione, a Ca’ dei Re di Travo, e mettere così in salvo il proprio cagnolino, un Border Collie di tre anni.
L’alpino Stefano Merli si è trovato per la prima volta nella sua vita a lottare contro una lupa. Lo ha fatto agitando un bastone trovato a lato strada: per tre volte la lupa è infatti sbucata dalla boscaglia per cercare di predare il cane Ulisse, che si era riparato tra le gambe del suo padrone.
La disavventura è stata denunciata da Merli ai Carabinieri forestali di Bobbio ieri.
«Credo sia giusto riferire quel che mi è capitato perché non vorrei succedesse a persone più impreparate, a famiglie con bambini, ad esempio», sottolinea Merli, che è nonno e conosce questi boschi fin da quando era solo un bambino.
Ogni mattina, da quando è andato in pensione, fa quel percorso: «Martedì mattina ero ormai a tre chilometri e mezzo da casa, a piedi, quando vedo Ulisse al guinzaglio irrigidirsi e tremare. I cani avvertono prima i pericoli», precisa. «Qualche attimo dopo ho visto una lupa correre verso di noi. Ho subito preso d’istinto un bastone a lato strada e con il senno del poi ho fatto bene perché la lupa non si è fermata, puntava al cane, e ha tentato di morderlo mentre lui cercava di trovare riparo tra le mie gambe. Mi sono agitato per allontanare la lupa, con il bastone, e lei alla fine si è allontanata nel bosco. Ho iniziato a correre verso casa, sperando di non vederla più, ma dopo circa un chilometro rieccola sbucare sulla strada, per tentare nuovamente di predare il cane».
Stefano è sicuro che la lupa, per essere così aggressiva e affamata, fosse in allattamento.
«Era molto magra», precisa Merli. «Mi è saltata davanti più volte, aveva evidentemente fame. Ancora a cento metri da casa mia me la sono ritrovata davanti, non mollava, voleva il mio cane ringhiando in modo aggressivo. Il cane comunque si è difeso bene».
Merli ha fatto denuncia alla Forestale soprattutto per chiedere vengano installati cartelli lungo i sentieri più frequentati dai turisti, soprattutto in vista del Primo Maggio e delle altre festività, occasione per un pic-nic o per le gite con gli amici: «Una escursionista, ieri, stava per avventurarsi sul mio stesso percorso e l’ho avvertita. "Guardi, ci sono i lupi". Così lei mi ha ringraziato ed è tornata indietro».