Vigili del fuoco in festa: «In ricordo dei colleghi che non ci sono più»
Ancora una volta come ogni settembre, i pompieri sono saliti alla Pietra Perduca per una cerimonia che è tutto fuorché autocelebrativa
Cristian Brusamonti
|2 mesi fa

«Quello del vigile del fuoco non è un lavoro ma un modo di vivere, e non finisce al cambio turno. E questa nostra festa, che si svolge da tanti anni senza circolari che la impongano, è il frutto di passione ed amicizia, dei legami profondi che nascono in caserma».
Pensa ai suoi uomini come una famiglia, il comandante provinciale Pier Nicola Dadone, quando prende la parola nel luogo simbolo dei vigili del fuoco piacentini: la Pietra Perduca di Travo. Lì, ancora una volta come ogni settembre, i pompieri sono saliti per una cerimonia che è tutto fuorché autocelebrativa, in ricordo dei colleghi che non ci sono più, in un clima formale e informale al tempo stesso. Fin dalla mattinata, la roccia della Perduca è stata utilizzata per le dimostrazioni di arrampicata con corde e moschettoni, nelle quali gli specialisti Saf dei vigili del fuoco hanno invitato bambini e ragazzi a provare l’esperienza della scalata in completa sicurezza. Nel pomeriggio, alla presenza delle autorità civili e militari, è stata celebrata la messa sul campo dell’area feste, in quella «cattedrale a cielo aperto» - come l’ha definita il celebrante don Giuseppe Basini con Giampiero Esopi - con vista sulla Perduca.







