Il business estivo del falso vale 20 miliardi: anche Piacenza nel mirino

Confcommercio lancia l'allarme contraffazione: dai mercati alle spiagge, i rischi per consumatori e commercio legale

Redazione Online
|4 mesi fa
Il business estivo del falso vale 20 miliardi: anche Piacenza nel mirino
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Estate, tempo di vacanze ma anche di acquisti a rischio. Tra bancarelle improvvisate e venditori ambulanti che popolano spiagge e centri turistici, cresce l'allarme contraffazione che non risparmia nemmeno la nostra provincia. Il fenomeno assume dimensioni preoccupanti: secondo i dati emersi da un recente convegno di Confcommercio ad Ancona, il mercato del falso genera un giro d'affari di 20 miliardi di euro l'anno in Italia, con pesanti ricadute sul commercio regolare.

L'allarme di Confcommercio Piacenza

L'estate è il periodo dell'anno in cui il consumatore si trova maggiormente esposto al rischio di acquistare merce contraffatta. Gian Luca Barbieri, direttore di Confcommercio Piacenza, spiega: «Specialmente durante le vacanze, entriamo in contatto con articoli del settore moda proposti da venditori ambulanti che stazionano nelle vie, sulle spiagge o nei punti di passeggio delle località turistiche».
Il problema riguarda da vicino anche Piacenza. «Questo fenomeno danneggia tutti i commercianti, compresi i nostri associati», sottolinea Barbieri. «Si tratta di operazioni che minano la legalità e la regolarità del sistema economico».

Made in Italy abusivo e norme violate

I dati del convegno "Le nuove dinamiche di mercato nella lotta alla contraffazione e nella tutela del Made in Italy" - che ha visto la partecipazione di esperti come il rettore del Politecnico delle Marche, Gian Luca Gregori, Andrea Spaccesi dell'Agenzia delle Dogane, il direttore generale di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco e il presidente nazionale di Federmoda Confcommercio Massimo Torti - dipingono un quadro allarmante.
«Parecchia merce contraffatta proviene illegalmente dall'estero utilizzando abusivamente la dicitura Made in Italy», evidenzia Barbieri. «Ma soprattutto viola le basilari norme fiscali e commerciali, dalle normative doganali a quelle sulle etichettature».

Rischi anche per i consumatori

L'acquisto consapevole di prodotti contraffatti non è solo un danno per l'economia legale, ma comporta anche rischi diretti per i consumatori. Chi compra sapendo di acquistare prodotti falsi rischia multe salate e, nei casi più gravi, può incorrere nel reato di ricettazione.
Il richiamo di Confcommercio è chiaro: dietro al risparmio apparente si nascondono spesso collegamenti con la criminalità e gravi danni al sistema economico sano del territorio.

Il monito per l'estate piacentina

Con l'arrivo della stagione turistica, l'invito è alla massima attenzione. I commercianti regolari della provincia di Piacenza, che rispettano tutte le normative e offrono garanzie ai clienti, meritano di essere sostenuti contro una concorrenza sleale che mina le basi stesse del commercio legale.
L'auspicio di Confcommercio Piacenza è che l'estate 2025 offra l'occasione per una maggiore consapevolezza: scegliere la legalità significa proteggere l'economia del territorio e la qualità degli acquisti.