Israele-Palestina, domani Anna Foa a Piacenza: «Ai ragazzi dirò qual è l'unica via per la pace».

La storica e saggista presenterà il suo ultimo libro ai giovani di Generazione Z, intervistata dal direttore di "Libertà" Gian Luca Rocco e dall'inviata di guerra Gabriella Simoni

Maurizio Pilotti
Maurizio Pilotti
|11 ore fa
Anna Foa, storica e saggista
Anna Foa, storica e saggista
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«Dal fiume al mare», cioè dal Giordano al Mediterraneo: è uno degli slogan più ascoltati nei cortei pro-Pal. Per alcuni significa uno Stato palestinese senza Israele; per gli ultranazionalisti israeliani, da decenni, esattamente il contrario: uno Stato ebraico senza palestinesi. Due posizioni estreme, che si escludono a vicenda. Come uscirne?
A questa domanda prova a rispondere Anna Foa, storica, saggista ed esperta del conflitto israelo-palestinese, che domani, giovedì 18 dicembre, alle 10.30 all’ex Carmine presenterà il suo libro Il suicidio di Israele in un incontro con gli studenti delle superiori, per il ciclo dedicato alla Generazione Z. Sarà intervistata dal direttore di “Libertà” Gian Luca Rocco, e da Gabriella Simoni, inviata di guerra per Mediaset su tanti fronti, Palestina compresa. Il dibattito è aperto a tutti, fino a esaurimento dei posti.
«Ai ragazzi dirò che dello slogan esistono tre versioni – spiega –: una solo palestinese, una solo israeliana e una terza, «Dal fiume al mare», con uno Stato democratico per due popoli, magari in forma confederale». Oggi, però, «l’unica via praticabile resta quella dei due Stati, in attesa di una soluzione più avanzata. Uno Stato solo israeliano, con i palestinesi ai margini, sarebbe la fine di Israele e l’anticamera di nuove guerre».
Sul sionismo Foa invita a usare il plurale: «Esistono sionismi diversi, da quello nazionalista a quello socialista. Metterlo in prospettiva storica toglie forza alla propaganda».
E uno sguardo al futuro: «In Israele esistono giovani che si oppongono ai coloni e all’ultradestra. Non bastano a cambiare il governo, ma dimostrano che c’è un’altra Israele». La parola chiave resta una sola: «Compromesso, ma insieme alla giustizia. Altrimenti non regge».