"La corsa al riarmo è pericolosa e passa anche dai nostri conti correnti"
Appello sulla finanza etica: rivolgersi agli istituti che non fanno investimenti nelle industrie che producono armamenti
Gabriele Faravelli
|7 ore fa

La corsa al riarmo passa anche dal nostro conto corrente. Un messaggio sul quale riflettere e portato ai cittadini da Europe for Peace Piacenza, che all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha organizzato una serata per discutere su un tema di grande attualità.
«Contro il riarmo per una finanza etica» il titolo dell'incontro, moderato da Adriana Gatti insieme a Fabio Balestra di Banca Etica, al quale ha partecipato Simone Siliani, direttore della Fondazione Finanza Etica, per dire no alla guerra non solo da un punto di vista morale, ma anche economico.
«La situazione attuale è pericolosa – ha detto Siliani – il riarmo assomiglia per certi aspetti alla condizione in cui si sono trovati alcuni Paesi europei prima della Prima Guerra Mondiale. Ma non si fa solo con la finanza pubblica, anche con il risparmio di tutti noi, che siamo consumatori e che mettiamo i soldi in banca. Però non chiediamo mai alle banche cosa fanno con quel denaro, dobbiamo invece domandarlo e in questo modo possiamo decidere dove mettere i soldi e quindi rivolgerci all'istituto che non fa interventi nel settore degli armamenti. Le banche non sono tutte uguali e in questo modo possiamo determinare in che tipo di società vogliamo vivere, è una questione di trasparenza. Il mio è un messaggio di speranza: noi cittadini abbiamo un potere nonostante tutto, possiamo decidere se utilizzarlo oppure no, se faremo finta di niente si andrà verso un'illusione di costruire la pace preparandosi alla guerra che è una pessima idea».

