La mamma di Aurora: «Un'associazione porterà il nome di mia figlia»
Sabato 25 ottobre l'anniversario della morte della 13enne, precipitata dal palazzo dove viveva. L'ex fidanzato in carcere per omicidio

Paolo Marino
|1 mese fa

Dare vita a un’associazione che porti il nome di Aurora e aiuti i giovani a superare le difficoltà nelle relazioni. È l’idea a cui sta lavorando Morena Corbellini, mamma della 13enne morta un anno fa precipitando dal settimo piano del palazzo di via IV Novembre. Secondo la procura per i minorenni di Bologna è stata spinta dal suo ex ragazzo, ora in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dallo stalking. «C’è poca informazione su questi temi, bisogna far capire ai ragazzi che non ha senso arrivare alla violenza quando ci si lascia», afferma Morena.
Sabato 25 ottobre cade l’anniversario di una tragedia che fa rabbrividire sia per le sue modalità, sia per la giovanissima età dei suoi protagonisti. Due ragazzi che non si erano ancora affacciati alla vita adulta. Aurora Tila studiava al liceo Colombini, sognava di viaggiare e di fare la psicologa per aiutare gli altri. «Era ancora una bambina, non è stato soltanto un femminicidio ma un infanticidio», ha detto più volte mamma Morena. Lui era un bambino timido ed educato, che nel passaggio all’adolescenza avrebbe assunto comportamenti problematici e violenti e a Gossolengo, dove vive la famiglia, si sarebbe reso autore di atti vandalici insieme a un gruppo di coetanei.
Piacenza ricorderà Aurora Tila in più occasioni. Domenica mattina Aurora sarà ricordata durante la messa nella chiesa di San Giovanni in Canale a Piacenza. Ma ci sarà anche un convegno dedicato alle vittime di violenza di genere e alla 13enne piacentina. Sarà sabato a Parma e si intitolerà “Le dimensioni dell’odio, dall’amore tossico alla violenza estrema”. Prenderanno la parola, tra gli altri, Morena Corbellini e la psicologa piacentina Maria Grazia Saginario, che ha conosciuto Aurora. Interverranno anche Valerio de Gioia, magistrato e consulente d’inchiesta sul femminicidio e Samantha Bernardi, presidente di Breaking the Silence Odv, associazione che organizza il convegno.

