La Signora di Klimt sbarca a Seul: vetrina per Piacenza
Il 18 in Corea inaugura la grande mostra con settanta opere della Galleria Ricci Oddi. Un "passaporto" di bellezza per favorire contatti e business

Patrizia Soffientini
|12 ore fa

Si stanno completando gli allestimenti per la mostra Piacenza-Seul
In una lingua per noi più complicata dell’aramaico, la “Signora del Klimt” già sorride in gigantografia dall’ingresso del Museo “My Art” di Seul.
Ma lei non è sola. L’hanno accompagnata una settantina di opere della collezione della Galleria Ricci Oddi dove sono in corso lavori di restyling delle sale, galleria che ha anche una ricca dotazione in deposito, e una parte di questi dipinti hanno preso appunto la via della Corea del Sud. Il restauratore della Galleria, Giuseppe De Paolis si trova già a Seul, («il museo è molto bello», ci fa sapere) e lunedì 15 dicembre è partita la direttrice della Galleria Lucia Pini. E’ in corso l’allestimento della mostra che frutta a Piacenza non solo notorietà internazionale, ma anche 240mila euro, pari all’incasso di quattro anni della galleria, come ha sottolineato Massimo Toscani, presidente del Cda, nell’annunciare questa straordinaria trasferta.
Anche la sindaca Katia Tarasconi si appresta, già oggi, martedì 16 dicembre, a partire per Seul, presente all’inaugurazione della mostra che si terrà il 18 dicembre, un successo di relazioni propiziato dall’azione di Gottardo Pallastrelli, del Cda della Ricci Oddi.
E’ poi l’occasione per stringere contatti di amicizia e di scambio, soprattutto collegati alla Confindustria piacentina che ha subito sposato questa impresa per preparare incontri business, è in partenza Giulia Silva per l’associazione - con il mondo economico coreano, a marzo si prevede un altro viaggio, mondo dominato da tecnologia e elettronica (da lì arriva Samsung, LG, SK Hynix), chimica (LG Chem, Hanwha, Lotte), siderurgia, cantieristica navale, automobilistica (Hyundai, Kia) e semiconduttori. Da una economia agricola, oggi dominano i grandi gruppi tecnologici a potenza industriale, versati su innovazione, esportazioni e settori ad alta tecnologia.
Tornando al “passaporto” della bellezza che i dipinti rappresentano per la delegazione piacentina, resteranno a Seul tre mesi in questo museo del distretto Gangnam, tra i più moderni della capitale. Capitale che ama particolarmente l’arte europea dell’800 e del ‘900, così “esotica” agli occhi di questa popolazione.

