Piacenza, cinque trapianti di rene in dieci giorni: storie di speranza
Il primario di Nefrologia Roberto Scarpioni: «Il lavoro dell’équipe è stato intenso ma gratificante». Ci sono 45 pazienti in lista di attesa

Simona Segalini
|20 ore fa

Le infermiere Cristina e Raffaella Zangrandi, la referente dell'ambulatorio, Chiara Rocca, il primario Roberto Scarpioni e Luigi Melfa, responsabile dell'ambulatorio trapianti
A Piacenza ci sono 45 pazienti in lista d’attesa per un trapianto di rene, ma negli ultimi dieci giorni cinque di loro hanno ricevuto la chiamata che può cambiare la vita. Si tratta di due uomini e tre donne, tra cui il più giovane, 44 anni, trapiantato da vivente dalla madre a Pavia, e una piacentina di 50 anni che aveva già subito un trapianto di fegato nel 2020 per una patologia ereditaria.
Il primario di Nefrologia dell’Ausl di Piacenza, Roberto Scarpioni, spiega che il reparto segue tutta la preparazione pre e post operatoria, mentre gli interventi avvengono nei centri di Parma, Pavia, Modena, Bologna e recentemente anche a Milano. «Negli ultimi dieci giorni, con un trapianto ogni 48 ore, il lavoro dell’équipe è stato intenso ma gratificante», sottolinea Scarpioni.
I pazienti, ricoverati a Piacenza prima e dopo l’intervento, vengono attentamente monitorati per ridurre i rischi di complicanze. Il reparto è inoltre impegnato in cinque sperimentazioni internazionali su farmaci a base di anticorpi monoclonali. Attualmente a Piacenza ci sono 190 dializzati, di cui 25 in trattamento domiciliare.

