Ottone, disaccordo con il sindaco: si dimettono tre consiglieri
Un gesto che apre un nuovo fronte in un paese già attraversato da tensioni crescenti
Thomas Trenchi
|1 settimana fa

Si dimettono i tre consiglieri di minoranza a Ottone. Marco Boccenti, Franco Valla e Paolo Comiotto hanno lasciato oggi il consiglio comunale con una notifica formale al protocollo, in aperta contestazione contro il sindaco Federico Beccia. Un gesto che apre un nuovo fronte in un paese già attraversato da tensioni crescenti.
Valla parla di un’amministrazione «muro di gomma», incapace, a suo dire, di «costruire un percorso comune per il bene della comunità». E aggiunge: «È impossibile ipotizzare di fare qualcosa insieme. Il cantiere di rifacimento della piazza, avviato senza consultare noi e la popolazione, è solo l’ultimo atto di una lunga serie di occasioni mancate da parte del sindaco Beccia per provare a collaborare a beneficio del paese». Ma la disputa sulla nuova piazza sarebbe soltanto l’ultimo episodio di una lunga serie di contrattacchi. Alla base delle dimissioni emergerebbero anche altri elementi, al momento non resi pubblici.
Boccenti, ormai ex capogruppo, ha pubblicato un post sulla pagina Facebook della lista “Altra Ottone” in cui spiega: «In data 25 novembre ho depositato una denuncia alla Procura distrettuale antimafia di Bologna, per quanto di competenza, in relazione a diverse vicende occorse e tuttora in corso nel territorio della montagna piacentina, delle quali sono testimone. In data 26 novembre ho inoltre rassegnato le mie dimissioni irrevocabili da capogruppo e consigliere di minoranza del Comune di Ottone, così come hanno fatto Franco Valla e Paolo Comiotto, manifestando in maniera esemplare il nostro totale dissenso rispetto alla politica amministrativa posta in essere dal sindaco Beccia e dai suoi sodali consiglieri».
Le dimissioni arrivano mentre procede il contestato cantiere di piazza della Vittoria: nuove alberature, muretti, panchine, bassorilievo dedicato ai Doria e riduzione dei parcheggi in un intervento da 300mila euro, finanziato da Regione e mutuo comunale. Un progetto che ha già mobilitato circa duecento persone in corteo un mese fa. Il passo indietro dei tre consiglieri di minoranza si registra alla vigilia dell’assemblea pubblica del 29 novembre, fissata dopo un confronto in prefettura tra il sindaco e i manifestanti.

