Porta Borghetto riparte con nuovo appaltatore dopo il flop
La piacentina Edilstrade subentra alla romana Housingest con cui il Comune ha risolto il contratto

Gustavo Roccella
|7 ore fa

Il cantiere di Porta Borghetto, opera da tre milioni di euro, di cui 2,5 coperti dal Pnrr
A Porta Borghetto il cantiere lasciato a metà dalla ditta romana Housingest network sarà completato dalla piacentina Edilstrade Building. Lo si apprende dal provvedimento del Comune preliminare al riappalto dei lavori. A inizio ottobre il Comune aveva risolto per grave inadempimento di Housingest il contratto del settembre 2023 per la riconversione dello storico edificio lungo la cinta muraria a spazio a uso collettivo destinato soprattutto alla formazione universitaria.
Aggiudicato per 2,1 milioni, il cantiere avrebbe dovuto terminare a inizio settembre 2025 (ultima proroga concessa), ma da diversi mesi era fermo con stato di avanzamento quantificato al 44%. Stante «il concreto rischio di perdita del finanziamento Pnrr» di 2,5 milioni, Palazzo Mercanti aveva disposto la risoluzione del contratto comminando alla ditta penali per 418mila euro e riservandosi di valutare i danni subiti e di intraprendere ogni azione risarcitoria. Tra le principali contestazioni all’appaltatore il Comune ha indicato «la non regolarità contributiva» dopo la scadenza, il 22 luglio 2025, del Durc, circostanza emersa di fronte alla segnalazione dei sindacati (v. “Libertà” dell’1 agosto) del mancato pagamento degli stipendi di maggio e giugno a sei addetti impegnati nel cantiere per un importo complessivo lordo di 31mila euro, anticipato dal Comune che a fine luglio aveva già evidenziato «una situazione di mancanza di liquidità finanziaria dell’impresa, del mancato pagamento dei fornitori e del blocco dei macchinari in cantiere».
Alla Housingest era stato liquidato circa un milione tra anticipazioni contrattuali e stati di avanzamento lavori. Ora Palazzo Mercanti quantifica in 167mila euro il «debito derivante dallo stato di consistenza complessivo dell’impresa», peraltro da aggiornare «con l’importo della revisione dei prezzi». Non solo: «Andranno aggiunti i costi per rimozioni e furti», pari a 12mila euro, e «calcolo penali» pari a 56mila euro tra ritardo effettivo lavori e ritardi consegna cronoprogramma, dunque un totale di 68mila euro. Per il completamento dell’opera, oltre al milione circa di lavori che manca all’appello, sono poi da conteggiare maggiori costi (suddivisi in base alle categorie dei computi metrici estimativi previsti dall’appalto) per complessivi 75mila euro (più Iva).
Scorrendo la graduatoria del bando di gara aggiudicato a Housingest, la Edilstrade Building, che si era classificata terza, è stata la prima ditta a dichiararsi disponibile al subentro. L’intervento di recupero di Porta Borghetto riguarda una superficie di 1.122 mq e a lato della Porta ci sono locali interni che inglobano la cinta muraria. Rispetto al progetto stilato sotto la giunta Barbieri (spazi esclusivi per la formazione post-universitaria), la giunta Tarasconi ha introdotto modifiche con l’accento su aule di studio, coworking, un’area caffè e una biblioteca, per una valorizzazione pubblica e allargata dell’immobile.
Alla conferenza stampa di fine anno la sindaca Tarasconi ha toccato il tema dei cantieri del Pnrr per la cui chiusura il 2026 è l’anno decisivo: sono 46 progetti per 59 milioni di stanziamento che diventano 74 con il cofinanziamento comunale. «E’ chiaro che gestire tanti cantieri comporta, con le norme attuali di aggiudicazione, il rischio di affidarsi a imprese che nel tempo si rivelano inadeguate, d’altra parte noi abbiamo scelto di non stare fermi, e, se può succedere che ci siano aziende da cambiare, noi corriamo per riuscirci nel più breve tempo possibile». «Nel 2026 mi aspetto la gestione e la chiusura di tutti i progetti messi in campo, anche quelli al di fuori del Pnrr», ha concluso la sindaca.
Da annotare, a quest’ultimo proposito, che il Comune ha affidato i lavori per il nuovo anello ciclopedonale di collegamento tra il centro città e l’argine del Po: l’appalto l’ha vinto Ceis (Costruzioni edili idrauliche e stradali), impresa di Lodi, per l’importo di 832mila euro (Iva inclusa), finanziato per 766mila euro dalla Regione e per il resto dal Comune.
Passi avanti anche per il nuovo skate park nell’arena Daturi. Palazzo Mercanti ha affidato i servizi di ingegneria e architettura per la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica e del progetto esecutivo alla cordata tra gli architetti Pietro De La Pierre Des Ambrois e Efrem Sapienza, l’ingegner Alessia Ambra Giuffrida e Geo Group srl. Di 60mila euro l’importo (Iva inclusa)

