Cinque anni dal Covid.«Così insieme usciti dalla tempesta»
Racconti di fragilità e speranza ai Teatini sulla pandemia che ha ucciso 1.600 volte a Piacenza
Filippo Lezoli
May 22, 2025|33 giorni fa

I protagonisti dell'incontro nella sala dei Teatini © Libertà/Mauro Del Papa
"Anche questo tempo è fecondo" è il titolo della serata di testimonianze, a cinque anni dal Covid, ospitata nella sala dei Teatini e che prende le mosse da un'omelia di allora del vescovo Adriano Cevolotto, presente all’appuntamento organizzato dalla diocesi di Piacenza-Bobbio, da Csv Emilia, in collaborazione con il Comune di Piacenza, Il Nuovo Giornale e Libertà.
Dal buio alla luce, dal dolore di mesi difficili, che costarono a Piacenza 1.600 morti, fino alla speranza che è germogliata proprio nel momento in cui ci siamo scoperti tutti più fragili. Questo il senso di una serata in cui gli ospiti, moderati da Barbara Sartori del Nuovo Giornale, si sono alternati sul palco. Parole sentite e partecipate dai presenti. A cominciare dal dolore. Quello ad esempio di Gian Luca Rocco, direttore di Libertà, le cui parole ci hanno portato nello straniamento collettivo di una Milano irriconoscibile, dove allora risiedeva, e in quello personale dovuto alla perdita del padre a causa della pandemia. Oppure il dolore di un intero territorio raccontato da Elisa Malacalza, giornalista di Libertà.
Ma lumi di speranza si sono vissuti anche in quei giorni, come hanno sottolineato Patrizia Barbieri, sindaca di Piacenza in quel periodo terribile, Filippo Zangrandi, sindaco di Calendasco, Anna Boccellari di Avo e Maria Grazia Ultori di Gaps, Eleonora Malaspina, coordinatrice delle attività di Nostra Signora di Lourdes, Rita Casalini della Caritas, Lucia Catino della Ricerca per il progetto Exit contro il ritiro sociale, portato avanti con L’Arco e Comune. Gli intermezzi musicali sono stati curati da Lucia Dal Corso e Lorenzo Geroldi dei Lucky Fella.