Gli salvò la vita, si incontrano dopo 43 anni
Il piloti di elicotteri piacentino Guido Guasconi e il paracadutista francese Alain Schaeffer rimasto gravemente ferito dallo scoppio di una mina antiuomo
Mariangela Milani
|3 mesi fa

Guido Guasconi (a sinistra) nel 1982 in Libano e il paracadutista francese Alain Schaeffer
Era il 21 giugno del 1982 quando Guido Guasconi, borgonovese allora 31enne pilota di elicotteri chiamato a prestare servizio con la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite (Unifil), ricevette una chiamata d’urgenza. Un paracadutista francese era rimasto gravemente ferito dallo scoppio di una mina antiuomo. Non c’era tempo da perdere. Decollato da Naqoura, dopo una manciata di minuti che dovette sembrare un’eternità, l’elicottero atterrò a pochi metri dal ferito, su di una collinetta sabbiosa a Ett Taibe, per poi ripartire a tutta velocità verso l’ospedale di Naqoura, dove a quel paracadutista francese vennero prestate le prime cure e da dove in seguito venne rimpatriato in Francia. I due militari non si incrociarono mai più e nemmeno ebbero modo, in quei frangenti così drammatici, di scambiare qualche parola. Ora, a oltre 4 decenni di distanza, i fili stanno per riannodarsi. Alain Schaeffer, così si chiama l’ex paracadutista francese, questo sabato a Borgonovo rincontrerà l'uomo che trasportandolo in elicottero gli salvò la vita.





