Piacenza chiude il giubileo inaugurando un condominio sociale
La nuova struttura di co-housing in piazzale delle Crociate è pronta a ospitare, tra gli altri, lavoratori precari e studenti fuori sede, diventando laboratorio di convivenza e solidarietà

Federico Frighi
|7 ore fa

La benedizione dei locali in piazzale delle Crociate da parte del vescovo Cevolotto
Il Giubileo della Speranza nella diocesi di Piacenza-Bobbio si chiude con il verbo “abitare”, declinato nelle sacre scritture e nell’omelia del vescovo Adriano Cevolotto, e concretizzato nella nuova struttura di co-housing sociale al primo piano del convento francescano di piazzale delle Crociate, opera segno di quest’Anno Santo. La celebrazione di chiusura si è svolta ieri nella basilica di Santa Maria di Campagna, gremita di fedeli e una trentina di sacerdoti provenienti da Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni, con la corale del Duomo ad accompagnare la funzione.

Cevolotto ha richiamato l’esempio di Giuseppe, che fuggì in Egitto e poi abitò a Nazareth, sottolineando come la precarietà e l’attesa siano parte della fede e della responsabilità adulta. La casa non è solo domicilio, ma luogo di dignità, accoglienza e relazioni: custodisce speranza e permette all’umano di esprimersi.
Il condominio sociale di piazzale delle Crociate ospiterà persone con fatiche diverse, lavoratori precari e studenti fuori sede, diventando laboratorio di convivenza e solidarietà. L’opera segno sarà pienamente realizzata quando sarà animata dalle relazioni tra abitanti e territorio, sostenuta dalla comunità e dalle istituzioni locali nate durante il Covid, proseguendo l’impegno sociale anche nell’emergenza energetica.





















