Spettro usura, l'indebitamento corre nel periodo Natalizio
Secondo la Cgia di Mestre in un anno sono aumentate da 644 a 654 le aziende piacentine segnalate alla Centrale rischi
Thomas Trenchi
|6 ore fa

Con le festività aumenta il rischio usura in tutta Italia, e Piacenza non fa eccezione. Secondo l’ultimo report della Cgia di Mestre, le imprese “in sofferenza” nel Piacentino sono salite da 644 a 654 in dodici mesi, un +1,6%. Dietro questi numeri ci sono artigiani, negozianti e professionisti che non riescono più a rimborsare i debiti e vedono chiudersi le porte del credito tradizionale.
Il Natale amplifica il problema: famiglie e imprenditori affrontano spese extra per regali, cene e scorte, spesso anticipando costi senza certezze sugli incassi. Anche piccoli ritardi nei pagamenti possono far scivolare un’impresa nella zona rossa dell’insolvenza. Molti artigiani, infatti, finiscono nella Centrale rischi non per cattiva gestione, ma per mancati incassi da clienti in ritardo o appalti saltati. Una volta segnalati, l’accesso a prestiti regolari diventa difficile e cresce il rischio di ricorrere a prestiti “facili”, spesso irregolari e usurari.
La Cgia invita a sostenere chi rischia, potenziando strumenti come il Fondo di prevenzione dell’usura, che garantisce prestiti regolari a chi è escluso dal credito tradizionale. In Italia le imprese in sofferenza hanno superato quota 122mila, con punte superiori al 20% in alcune province, mentre le denunce di usura diminuiscono, probabilmente per paura di esporsi.

