"Tuobus", boom di passeggeri ma gli autisti denunciano insulti, danni e furti

Sempre più utilizzato il servizio di navetta a chiamata serale: 5.622 utenti, più 52% in un anno. Giovani e lavoratori a bordo tra record e disagi

Thomas Trenchi
|1 settimana fa
Una fermata di "Tuobus" durante il suo percorso serale in città - © Libertà/Thomas Trenchi
Una fermata di "Tuobus" durante il suo percorso serale in città - © Libertà/Thomas Trenchi
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Il "Tuobus" cresce, convince e si riempie ogni sera. Ma insieme ai numeri aumentano anche gli episodi che mettono sotto pressione gli autisti. È il volto doppio del servizio serale a chiamata di Seta e Tempi Agenzia, sempre più centrale nei movimenti notturni di giovani, studenti universitari e lavoratori a Piacenza.
A bordo viaggia un’istantanea della città serale e notturna: ragazze che rientrano dalla biblioteca, camerieri e addetti dei fast food, operai diretti ai magazzini della logistica, universitari fuori sede che dal campus raggiungono il centro per bere qualcosa. L’app Tuobus — 5.622 utenti attivi, +52% in un anno — permette di prenotare in pochi secondi e seguire il minibus in tempo reale. I numeri dell’ultimo trimestre confermano la crescita: 46 passeggeri medi al giorno nei feriali, 86 nel weekend, 59 nelle domeniche di servizio diurno. Dal lunedì al giovedì il Tuobus viaggia fino a mezzanotte, nel weekend fino all’una, la domenica anche di giorno.
Ma alle corse piene si affiancano scene meno rassicuranti. L’autista Mauro Benedetti racconta sputi, insulti, porte danneggiate, gruppi che cercano di salire senza prenotazione. «La popolazione dei passeggeri è cambiata: c’è meno rispetto. Io sto lavorando e in certe situazioni mi sento poco tutelato». Dagli episodi che riporta emerge una tensione crescente, come quando «la prenotazione era per un solo utente ma si sono presentati in sei e, dopo aver protestato, hanno spaccato la porta». O il furto al collega, «attirato fuori dal minibus da una finta lite». «Io rispetto loro, loro devono rispettare me e i miei colleghi», aggiunge Benedetti, chiedendo maggiore protezione nelle fasce più delicate.
Il problema non riguarda solo il trasporto. Lo sottolinea il vicesindaco Matteo Bongiorni: «Comportamenti aggressivi colpiscono anche chi lavora negli uffici Seta, nei servizi comunali o nei centri di raccolta. La sicurezza di chi eroga servizi alla collettività è un tema generale». Per Paolo Garetti, amministratore unico di Tempi Agenzia, serve «un contrasto all’inciviltà che sia collettivo» e una riflessione su possibili correttivi, mentre si valuta l’introduzione di un quarto mezzo per gestire la domanda crescente.
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