Violenza sulle donne senza confini: “Episodi in un comune su tre”

In Provinvcia convegno per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

Federica Duani
|1 settimana fa
Violenza sulle donne senza confini: “Episodi in un comune su tre”
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Stamattina la Provincia di Piacenza ha ospitato, un momento di confronto dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere. In senso assoluto, il minuto di silenzio in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne non è una novità. Ma ciò che stamattina la Provincia di Piacenza ha fatto è andato oltre: «Per la prima volta, grazie ad uno stimolo lanciato dalla Provincia, l’Ufficio Scolastico Regionale ha veicolato a tutte le scuole piacentine di ogni ordine e grado l’invito a rispettare un minuto di silenzio, alle 11 insieme a noi», ha detto la consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità Nadia Pompini, moderatrice dell’incontro. «Il sesso senza consenso è stupro – ha poi aggiunto Pompini, richiamando la recente approvazione alla Camera dell’articolo 609-bis del Codice penale sul consenso – la giornata di oggi non si esaurisce qui, ma abbiamo lanciato un sasso per vedere i cerchi allargarsi».
La mattinata si è aperta con i saluti istituzionali della presidente della Provincia Monica Patelli e del prefetto di Piacenza Patrizia Palmisani. Al centro della sala, una sedia vuota coperta da un drappo rosso ha rappresentato simbolicamente le donne che non sono più tra noi. 
I dati provinciali
Nel corso dell’incontro, Pompini ha illustrato i risultati del questionario predisposto dalla Provincia e somministrato a 46 Comuni, pensato per identificare aree a rischio e necessità operative. Hanno risposto 43 amministratori di 33 Comuni. I dati sono tanti, tra questi emerge che in un Comune su tre, negli ultimi tre anni, si sono verificati episodi legati alla violenza sulle donne; solo il 15% delle amministrazioni ha attivato piani specifici di miglioramento della sicurezza urbana e la percezione di insicurezza riguarda soprattutto mezzi pubblici e strade secondarie, anche se alcuni Comuni hanno incrementato l’illuminazione. «È significativo che questi dati arrivino direttamente dagli amministratori», ha commentato Pompini. «Dobbiamo cogliere le loro richieste e tradurle in fondi e progetti concreti».
Le voci delle istituzioni
Il prefetto Palmisani ha richiamato l’importanza della Convenzione di Istanbul: «Abbiamo fatto passi avanti, ma la sfida oggi è culturale. Non bastano strumenti tecnici: serve una convinzione profonda della parità di genere». Il vescovo Adriano Cevolotto ha posto l’accento sull’educazione affettiva: «Si tratta di formare emozioni e relazioni. Se la diamo per scontata, rischiamo di costruire senza fondamenta». Tra gli interventi più intensi quello dell’avvocata penalista Barbara Iannuccelli, presidente regionale di Penelope Italia Odv, che ha ricordato alcuni casi drammatici, dalla scomparsa di Elisa Claps aifemminicidi di Giulia Cecchettin e Giulia Tramontano. «L’80% delle volte in cui una donna scompare, è per mano di chi dice di amarla» ha avvertito. «L’indifferenza uccide: se fossimo meno indifferenti, saremmo più salvati e più salvi».
Anna Gallazzi, vicepresidente del Centro Antiviolenza “La Città delle Donne”, ha riportato la voce delle donne seguite dai servizi: «Chiedono di essere credute e rispettate. L’operatrice è uno specchio della loro forza: ce la possiamo fare insieme». E Gli studenti della Consulta provinciale, rappresentati da Gioele, hanno richiamato la responsabilità dei giovani: «Non siamo solo educati, siamo educanti. La società che vogliamo è paritaria. Le istituzioni ci ascoltino». Sono intervenuti, oltre alla Consigliera provinciale di Parità Venera Tomarchio, anche rappresentanti di Fondazione di Piacenza e Vigevano, del Comune di Piacenza, dell’Ausl, della Croce Rossa.