Sanatoria, speranza solo per uno straniero su cinque. La Cisl: “Criteri troppo rigidi”

22 Settembre 2012 17:20

Da sinistra, Anna Carini e Maja Grubisic

 

Sanatoria per gli extracomunitari, solo il 20 per cento delle domande che stanno arrivando ai patronati piacentini può andare a buon fine. Il sogno di centinaia di stranieri irregolari si scontra con i rigidi paletti decisi dal ministero, primo fra tutti l’obbligo di dimostrare la presenza ininterrotta in Italia dal 31 dicembre 2011 fornita da un organismo pubblico.

“Purtroppo le paure che avevamo manifestato prima che si aprissero i termini sono confermate dalla prova dei fatti – spiegano la responsabile dell’ufficio stranieri Cisl, Maja Grubisic, e la responsabile dei servizi, Anna Carini – basti pensare che nonostante la marea di contatti e di incontri che abbiamo avuto solamente una trentina di pratiche sono destinate ad andare a buon fine, almeno per il momento. A molte persone abbiamo detto che non potranno beneficiare di questa opportunità, mentre un’altra trentina è in attesa, sperando che finalmente vengano definiti con chiarezza i criteri”.

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