Tre morti e 300 feriti: dieci mesi difficili per i ciclisti piacentini

25 Ottobre 2012 16:16

 

La presentazione dell’iniziativa di sabato, avvenuta oggi in comune

Nei primi nove mesi dell’anno a Piacenza e provincia sono stati ben 270 gli incidenti che hanno visto protagonisti i ciclisti: uno al giorno. Un dato che sarà purtroppo incrementato da un ottobre nero, che ha portato a tre il numero dei morti e a quasi trecento i feriti. In 10 anni Piacenza è la città dell’Emilia Romagna con il maggior incremento di questi incidenti: +54%.
Numeri inquietanti, che hanno spinto la polizia stradale e il Comune a organizzare un incontro pubblico rivolto a tutti gli amanti delle due ruote. Appuntamento sabato alle 10,30 in piazza Cavalli, anche in caso di brutto tempo.
“L’obiettivo di questa giornata è duplice – ha spiegato Mabj Bosco, comandante provinciale della polizia stradale, nel corso della presentazione a cui hanno preso parte anche l’assessore Giovanna Palladini e ai rappresentanti della Fiab – perché punta a sensibilizzare gli automobilisti sui corretti comportamenti da tenere quando si imbattono in uno o più ciclisti, ma vuole anche richiamare gli amanti della bicicletta al rispetto di semplici regole che possono evitare loro di correre rischi. Le piste ciclabili a Piacenza sono tante e vanno utilizzate, così come di sera è obbligatorio indossare il giubbino catarifrangente e devono essere accese le luci. In generale, deve sempre prevalere il buonsenso”. Così “A casa ci arrivi…sicuro”, come recita il titolo del convegno che tra i testimonial vede la piacentina Giorgia Bronzini, due volte campionessa del mondo di ciclismo su strada. “A tutti piace pedalare in gruppo, per scambiare anche quattro chiacchiere con gli amici – ha detto – ma la sicurezza deve venire prima di tutto. Quando arriva un’auto occorre mettersi in fila indiana, i segnali vanno rispettati, le piste ciclabili utilizzate. Mentre inviterei gli automobilisti ad avere un po’ più pazienza e attenzione, i ciclisti sono i più deboli e quelli che rischiano la vita in caso di incidente”.

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