Ikea, Borotti (Uil) contro i Cobas: “Mettono a repentaglio posti di lavoro”

02 Dicembre 2012 19:04

Gli ultimi blocchi ai cancelli Ikea

Tensione e blocchi all’Ikea, torna alto il livello di scontro anche tra i sindacati. “Una manifestazione per il lavoro e in difesa dell’occupazione per dare voce a quella maggioranza silente di dipendenti di Ikea e delle cooperative che vedono la loro posizione messa a repentaglio dalle nuove proteste appoggiate dai Si Cobas”. E’ questa l’ipotesi ventilata dal segretario provinciale della Uil Massimiliano Borotti, il quale dopo i nuovi picchetti (che hanno costretto il colosso dell’arredamento di Le Mose a rimandare a casa tutti i dipendenti del turno di mattina del  deposito 2 isolato dai blocchi dei manifestanti) riporta l’attenzione sul comparto logistico piacentino chiedendo una riflessione profonda a tutti gli attori in campo. “I Si Cobas – aggiunge Borotti – un lato chiedono il rispetto delle regole, mentre dall’altro sono i primi a violarle e a difendere chi lo fa, se è vero che l’unico lavoratore espulso è stato allontanato per aver alzato le mani su una collega donna». Il segretario Uil propone anche la creazione dell’Agenzia per la logistica, “un progetto abbozzato con la passata amministrazione provinciale e rimasto a impolverarsi in un cassetto di via Garibaldi”.
Domani, lunedì, rischio concreto che i picchetti e i blocchi tornino, anche perchè il dialogo tra facchini e Cobas da una parte e cooperative dall’altra sembra impossibile: “In relazione alle dichiarazioni di un rappresentante dei Si Cobas circa il fatto che sarebbero stati erogati dodici licenziamenti – afferma Gianpiero Gortanutti del consorzio Cgs – chiariamo che tutto ciò non risponde a verità. Le cooperative hanno provveduto a comunicare ai soci lavoratori le sanzioni disciplinari applicate in funzione dei regolamenti interni delle singole cooperative e per nessuno dei soci sospesi è stato erogato il provvedimento del licenziamento ad eccezione di un socio lavoratore che aveva usato violenza nei confronti di una propria collega con atto di formale denuncia e per il quale è stato deliberata l’esclusione. Facciamo presente Inoltre che alcuni dei lavoratori sospesi hanno ripreso la loro attività già dalla scorsa settimana, pertanto le dichiarazioni dei Si Cobas ci sembrano, come spesso in questa vicenda, mirate ad alzare immotivatamente la tensione invece di trovare soluzioni”.

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