Movimento Civico Sveglia, “Il concorso per un parco che non c’è…”
18 Dicembre 2012 17:43
Il Movimenti Civico Sveglia interviene sul concorso indetto dal Comune di Piacenza per progetto di valorizzazione del “Parco delle mura” evidenziando che il percorso di fattibilità non può prescindere dal preventivo reperimento dei fondi necessari per la realizzazione del progetto stesso: “Probabilmente i fondi utilizzati per il bando avevano una scadenza e/o una finalità talmente specifica che non potevano essere utilizzati diversamente…….perchè ci risulta che non stiamo parlando “solo” di un progetto, di un intervento futuro. Sarebbe più opportuno e sensato, parlare prima di come si riuscirà a trovare i fondi necessari per la realizzazione del progetto, oltre ad un necessario accordo con il Demanio. Il rischio è quello di avere fatto un concorso, e premiato progetti per un Parco che non c’è, e forse non ci sarà.”
ADDIZIONALE IRPEF PROGRESSIVA
Il movimento invia anche una nota anche sull’addizionale Irpef progressiva basata su aliquote distinte in base agli scaglioni, approvata nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale, nella quale fa sapere che “Gli elementi considerati sono sempre gli stessi: i componenti del nucleo famigliare,in alcuni casi, e l’Isee, cioè il reddito. Tutto quanto sostenuto da Sveglia, su una politica economica non più basata sui redditi bensì sui patrimoni, con una particolare attenzione al “quoziente famigliare” oggetto anche di una mozione del consigliere Garetti, approvata da tutti i gruppi, che ancora una volta è stato “inascoltato”. Del resto – prosegue il comunicato – se da una parte vediamo applicato un prelievo minore o uguale per circa il 76% dei contribuenti (con redditi fino a 37.000€), vediamo altresì rincarare il prelievo per i redditi oltre i 37.000€ (il 24% circa dei contribuenti). Numeri alla mano chi ha un reddito ad esempio di 30.000€ risparmierà ben 13 euro, (poco più di un euro al mese), chi ha un reddito di 65.000€ verserà in più 52 euro. Questa manovra sull’addizionale Irpef, che continua solo e sempre a colpire i redditi, evidenzia le difficoltà nel cammino alla ricerca di una reale equità, di una fiscalità diversa che porti ad una qualità dei servizi migliore”. “I redditi più bassi – conclude la nota – pagheranno giustamente qualche euro in meno, i redditi medi e quelli più alti pagheranno diversi euro in più, e tutto questo per avere un gettito totale che nel 2013 presumibilmente calerà di circa 600.000 euro. Questo dopo la recente variante al Bilancio, sempre votata dalla maggioranza, peggiorativa per 800.000 euro”
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