Roveleto, il direttore Uefa Marchetti: “Le scommesse nel calcio come un cancro”

20 Gennaio 2013 21:15

Al centro parrocchiale di Roveleto di Cadeo, c’era la platea piena in attesa di Giorgio Marchetti, direttore competizioni Uefa, amico del sacerdote don Umberto Ciullo, quest’ultimo oggi in veste di moderatore di un incontro che ha voluto associare la parola etica al calcio. Disquisire su uno sport che sta perdendo sempre più credibilità e attrazione è stata una vera sfida e Marchetti l’ha colta. Senza usare mezzi termini ha parlato di eccessiva circolazione di denaro e di scommesse che attaccano il calcio come un cancro e che sembrano riflettere un grande fenomeno sociale, quasi specchio di una cultura. Per Marchetti il calcio porta le stigmate del sistema Paese mentre crede nel calcio femminile ricco di esempi soprattutto di fair play. Infine ha ricordato i suoi primi passi mossi proprio all’oratorio, la sua carriera nel mondo del calcio e il suo eroe personale, Franco Bettinelli, dirigente sportivo e presidente nazionale del Settore Giovanile della FIGC dal 1963 al 1976.

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