Piacenza ricorda il genio di Verdi.
Al via il restauro della villa a Sant’Agata
27 Gennaio 2013 21:08
Finalmente, villa Verdi, la dimora tanto amata dal “cigno di Busseto”, a Sant’Agata di Villanova, vedrà un’opera completa di restauro. Esattamente 112 anni fa, il 27 gennaio 1901, moriva a Milano il maestro Giuseppe Verdi.
Concerti e iniziative lo hanno ricordato in città e provincia, in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della nascita. Il decreto che costituisce il comitato promotore per gli eventi è stato firmato pochi giorni fa dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Paolo Peluffo.
La prima riunione del comitato è prevista per l’8 febbraio, alla quale parteciperanno Comune e Provincia di Piacenza e comune di Villanova, accanto alle realtà parmensi, milanesi e reggiane coinvolte. Il programma sarà sviluppato su due fronti, secondo quanto indicato dal Parlamento con la Legge del 12 novembre 2012 numero 206: quello della valorizzazione del patrimonio monumentale, storico-archivistico e museografico verdiano e quello di favorire la conoscenza del compositore di Busseto e della sua opera. Si prevede il recupero edilizio e il restauro conservativo dei luoghi verdiani, nelle province di Milano, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, con particolare riferimento a Villa Verdi, dove morì l’amata e instancabile compagna di una vita, Giuseppina, e alla casa natale.
Numerosi sono i documenti e le testimonianze che attestano la presenza del Maestro nella nostra città, rendendo Piacenza a tutti gli effetti un luogo verdiano: il grande albergo San Marco, dove Verdi soggiornava spesso durante i suoi viaggi, il palazzo della Provincia, dove ricoprì l’incarico di consigliere provinciale dal 1889 al 1890, la stazione ferroviaria, il teatro municipale.
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