Rissa in via Colombo: “Non so chi mi ha aggredito e non ho visto coltelli”

26 Marzo 2013 06:45

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“Non saprei riconoscere chi mi ha colpito e non ho nemmeno visto persone armate di coltello”.
A parlare ieri mattina davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Bersani è una delle persone rimaste ferite nella rissa tra stranieri avvenuta nel luglio del 2009 in via Colombo.
Per questo grave episodio è stato rinviato a giudizio un albanese accusato di tentato omicidio. Una delle persone finite all’ospedale aveva infatti riportato gravi ferite che avrebbero potuto costargli la vita. L’imputato, difeso dall’avvocato Piero Spalla, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato e nega di essere l’autore del ferimento. Il suo difensore ha chiesto e ottenuto che venissero sentiti alcuni testimoni tra cui il padre del suo assistito. Il genitore dell’imputato era stato inizialmente indagato, ma la sua posizione era stata archiviata. Ieri dopo avere acquisito queste testimonianze il giudice ha chiuso l’istruttoria e rinviato il processo per arringa difensiva, requisitoria del pubblico ministero Ornella Chicca e sentenza. La rissa del luglio 2009 sarebbe stata scatenata da un banale litigio alla piscina comunale di largo Anguissola tra due ragazze di 16 anni – ex compagne di classe alle medie – che stava per costare la vita ad un 32enne albanese, operato d’urgenza per ferite da arma da taglio al ventre.

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