Il legale di un agente arrestato: “Accuse inconsistenti, chiarirà”

16 Aprile 2013 17:45

Arrivano le prime reazioni dei poliziotti arrestati dai carabinieri nell’ambito di un’operazione legata alla lotta alla droga e alla prostituzione. L’avvocato Mauro Pontini è il legale di uno dei sei agenti finiti in manette: “Ho incontrato il mio assistito in carcere, venerdì si terrà l’interrogatorio di garanzia durante il quale abbiamo intenzione di rispondere a tutte le domande del gip. Ho letto l’ordinanza, le accuse a suo carico sono inconsistenti, tutti i comportamenti contestati sono assolutamente spiegabili, anche perchè non era nelle condizioni di agire autonomamente ma seguiva le indicazioni che gli venivano date. Venerdì stesso presenteremo istanza di revoca dell’arresto, in subordine gli arresti domiciliari e chiederemo il riesame dell’ordinanza”.

AGENTI ARRESTATI: INTERROGATORI DA GIOVEDI’
Sono tutti rinchiusi in carceri attrezzate per la reclusione di pubblici ufficiali (tra cui Opera, Pavia e Cremona) i sei poliziotti arrestati ieri dai carabinieri di Piacenza nell’ambito di una maxi operazione contro lo spaccio di droga e lo sfruttamento della prostituzione. Nessuno di loro ha ancora incontrato il proprio avvocato difensore, gli interrogatori di garanzia dovrebbero partire giovedì.

Gli inquirenti non hanno lasciato trapelare nulla più di quanto comunicato ieri dal procuratore capo Salvatore Cappelleri, i reati di cui sono accusati gli agenti coinvolti sono pesanti: trasporto con l’auto di servizio e cessione di stupefacenti, che a quanto pare comperavano per un noto pregiudicato piacentino, anch’egli in manette. Ma sul loro capo pendono anche le ipotesi di reato di favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina, la redazioni di documenti falsi e corruzione per aver preso denaro per venire meno ai propri doveri.
Gli arrestati, in tutto 12, hanno nominato i loro avvocati di fiducia, che oggi prenderanno visione della corposa ordinanza di quasi 400 pagine che ha accompagnato le misure restrittive. Ci sono inoltre 5 indagati a piede libero, tra cui altri due poliziotti.

“È un fango che non si attacca – dichiara il prefetto Antonino Puglisi -, io ho piena fiducia nelle istituzioni e nell’autorità giudiziaria. Chi ha sbagliato è giusto che paghi, perché la legge è uguale per tutti e per alcuni, con il ruolo che ricoprono, vale anche di più”.

IL SIAP: NON GENERALIZZARE, LA POLIZIA E’ SANA
Il Siap di Piacenza, per bocca del segretario Sandro Chiaravalloti, interviene sulla vicenda, lanciando un appello a tutti i cittadini e alle istituzioni: “La polizia di Stato è sempre venuta in soccorso di tutti coloro che nel tempo hanno avuto necessità di ogni genere anche a costo della vita di ogni singolo operatore per il bene di ogni cittadino, chiunque esso sia. Oggi, dopo i fatti accaduti, per i quali speriamo che al più presto l’autorità giudiziaria compia il suo percorso per dare chiarezza a tutti, chiediamo a tutta la comunità sana piacentina di venire in nostro soccorso contro coloro i quali, per pura rabbia ingiustificata, inveisce contro una intera istituzione – generalizzando – formata da gente sana che ogni giorno da e darà il suo contributo alla comunità a rischio della propria vita. Oggi, è la polizia di Stato, a mio parere, ad avere bisogno di ogni cittadino sano. I colleghi, questo lo so, continueranno a lavorare con dignità perché se qualcuno ha sbagliato, questo lo stabilirà la magistratura, è giusto che paghi individualmente così come è giusto che chi non ha sbagliato sia difeso in modo assoluto. E’ mio dovere, quale segretario provinciale del sindacato più rappresentativo di Piacenza, tutelare chi ha sempre lavorato e continuerà a farlo con onestà e sacrificio. Il Siap, come ben si sa, non ha mai esitato a criticare, anche duramente, l’operato della polizia per il bene stesso della polizia, ma lo ha fatto sempre affinché quelle critiche possano essere uno stimolo per migliorare. Se necessario, lo farò ancora anche su questi accadimenti quando sarà fatta chiarezza su ogni aspetto di questa vicenda, in quanto ho molte cose da dire su questioni non giudiziarie. Intanto attendiamo fiduciosi l’esito, speriamo celere, del lavoro della magistratura, come giusto che sia. Nei prossimi giorni, quando sarà finalmente tutto più chiaro, organizzerò una assemblea sindacale per confrontarci con tutti i colleghi. Un grazie, va rivolto al prefetto che con fermezza ha sottolineato come l’istituzione Polizia è fatta da gente onesta che ogni giorno lavora con sacrificio”.

 

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