L’allarme: “Con la crisi molti rinunciano alle cure”. Ausl, bilancio in pareggio

14 Maggio 2013 13:29

Il bilancio consuntivo dell’Ausl chiude per la prima volta in positivo, con il primato della spesa procapite più bassa in regione (1.772 euro). Ma nè i sindaci nè il direttore dell’Ausl, Andrea Bianchi, si lasciano prendere dagli entusiasmi e invitano a non abbassare la guardia. I pesanti effetti della crisi economica si vedono infatti anche sul sistema sanitario. A lanciare l’allarme, il sindaco di Fiorenzuola, Giovanni Compiani: “Sono in crescita i casi di persone che aspettano fino all’ultimo momento disponibile per farsi operare o rinunciano a cure importanti perché non possono permettersele – ha detto il primo cittadino -. La gente non ha più soldi per pagare il ticket, e vediamo in crescita sia i casi di persone dipendenti da alcol o gioco, e quelle in cura al dipartimento di salute mentale. Contemporaneamente sono calate progressivamente le risorse. Siamo veramente preoccupati”. E tra le criticità, restano alte quelle delle liste d’attesa, nonostante gli sforzi fatti dall’azienda per mantenere il livello qualitativo dei servizi erogati, a fronte dei pesanti tagli subìti: tranne il caso delle visite oncologiche – dove l’indice di performance è pari al cento per cento e il 99,1 per cento dei pazienti ottiene la chemioterapia entro un mese -la percentuale di pazienti che riceve prestazioni di visita entro i limiti di legge (trenta giorni) scende sotto al 60 per cento in molte zone “rosse”: ad esempio, visite endrocrinologiche, cardiologiche, ginecologiche.

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