Poliziotti arrestati, nuovi interrogatori e prima condanna

12 Giugno 2013 06:00

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“Ha spacciato cocaina dal 2000 al 2013”. E’ la pesante accusa contenuta nella nuova ordinanza di custodia cautelare che ha raggiunto un pensionato piacentino di 66 anni considerato dagli inquirenti una pedina importante nella rete di spaccio di droga in città. L’indagato è finito in carcere lo scorso 15 aprile nella maxi operazione dei carabinieri del Nucleo investigativo diretti dal capitano Papaleo e si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Giuseppe Bersani e al pm Michela Versini che coordina l’inchiesta.
L’attività del pensionato sarebbe finita nel mirino dei magistrati che stavano indagando su alcuni poliziotti poi finiti anche loro in carcere per presunti legami con il mondo dello spaccio.
Attualmente l’indagato si trova detenuto nel carcere di San Vittore a Milano, gli uomini dell’Arma hanno sentito decine di piacentini risalendo a loro attraverso i contatti telefonici del 66enne. Secondo quanto si è appreso, gli investigatori avrebbero avuto conferme dell’attività di spaccio del pensionato, attività che, in base a quanto emerso nelle indagini, risalirebbe al 2000 e sarebbe proseguita fino all’arresto.
Intanto nella maxi-inchiesta della procura che vede coinvolti anche poliziotti della narcotici della questura di Piacenza (tuttora in carcere) è arrivata una prima sentenza. Riguarda una straniera a cui si fa riferimento nella prima ordinanza di custodia in carcere per tredici persone. Si tratta di una 29enne dominicana, che abita a Parma. E’ stata accusata dagli investigatori dell’Arma di essere stata uno dei “corrieri” che facevano arrivare la droga nella nostra provincia. Ha patteggiato quattro anni e sei mesi davanti al giudice per le indagini preliminari Gianandrea Bussi. Tutti i dettagli oggi su Libertà.

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