Pescatori piacentini in protesta, “Costretti dall’assurdità della legge a pescare nella vicina

30 Giugno 2013 18:00

“Vivi il Po”, manifestazione organizzata per il secondo anno consecutivo da Catfishing, Cursa e Fipsas a Castelnuovo Bocca d’Adda, ha proposto a decine di bambini con le loro famiglie un’occasione per scoprire le bellezze dell’area fluviale del Po. Ma solo sul lato lombardo. «Avremmo voluto organizzare anche un’edizione a Piacenza ma non è stato possibile perché la nuova legge regionale sulla pesca sportiva (19 dell’8 novembre 2012) impedisce di rilasciare nell’acqua il pesce – commenta Davide Tedeschi, presidente dell’associazione Catfishing Italia di Piacenza – . O lo uccidiamo o lo trasportiamo nel bacino a Muradolo, ma noi vogliamo insegnare ai più piccoli a rispettare la fauna ittica. Questa legge, presente solo in Emilia-Romagna, ci chiede addirittura di non pescare utilizzando pezzettini di pesce morto o vivo, pena una multa di mille euro, ma possiamo utilizzare crostacei e molluschi: che senso ha tutto questo?». I pescatori piacentini hanno colto l’occasione della manifestazione di Castelnuovo Bocca d’Adda per chiedere anche maggiori controlli sul fiume a causa dei ripetuti furti di motore delle imbarcazioni sul Po.

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