Guerra dell’acqua: Confagricoltura si appella al prefetto, Coldiretti alla Regione

16 Luglio 2013 12:08

Il “no” dell’assessore regionale all’ambiente Sabrina Freda alla richiesta dei sindaci di Podenzano, Vigolzone, Pontedellolio, Pontenure, San Giorgio di derogare al limite imposto dal minimo deflusso vitale (dmv) per il prelievo delle acque irrigue finisce in Prefettura. È stata Confagricoltura Piacenza ad appellarsi al prefetto Antonino Puglisi, chiedendo che la norma venga rivista. “Il fine di questa richiesta è quello di evitare gravi ed irreparabili danni al sistema agroalimentare piacentino – ha detto il presidente Enrico Chiesa -. Gli agricoltori stanno facendo tutto il possibile comprese oculate scelte varietali e l’adozione di sistemi d’irrigazione georeferenziati in grado di dosare i tempi d’irrigazione in base alla granulometria ed alla consistenza del terreno. L’applicazione del deflusso minimo vitale alle derivazioni dal Trebbia ed in particolare, dal torrente Nure, ha determinato, già dalla scorsa annata gravissimi problemi di approvvigionamento idrico. Serve l’adozione di provvedimenti per consentire l’esercizio delle derivazioni e l’irrigazione delle coltivazioni”. Lo scorso anno già i primi cittadini della bassa Valnure si erano rivolti al Prefetto chiedendo un intervento immediato per dare respiro alla campagna agricola estiva.
“Gli interventi per arrivare ad una politica idrica efficace non possono riguardare solo i fiumi o i torrenti più grandi”. Così l’assessore provinciale all’Agricoltura Manuel Ghilardelli, che interviene sulla vicenda. “Serve con urgenza – continua l’assessore – una revisione del calcolo del deflusso minimo vitale e occorre che la Regione Emilia-Romagna garantisca massimo impegno per arrivare a soddisfare almeno parzialmente gli interessi del mondo agricolo: è fondamentale dunque non aggiungere nuove difficoltà agli agricoltori, la cui attività sta già pesantemente risentendo del perdurare della crisi economica. Il positivo accordo siglato sul bacino del Brugneto non è sufficiente ad adempiere a tutte le esigenze: occorre arrivare a una stretta finale che coinvolga anche i corsi d’acqua minori.”

Arriva inoltre l’intervento di Coldiretti. Il presidente Luigi Bisi critica fortemente la posizione dell’assessore regionale Sabrina Freda rispetto alla richiesta di deroga al minimo deflusso vitale nel fiume Nure: “Non si tutela l’ambiente e il territorio senza tutelare l’agricoltura, che assicura anche la sopravvivenza della flora e della fauna. Non dimentichiamo l’importanza che l’agricoltura riveste nella nostra regione per le eccellenze agroalimentari, l’indotto e i posti di lavoro. il pomodoro ad esempio, oltre ad essere una coltura fondamentale per la Valnure, (proprio in Valnure ha sede la cooperativa Arp), è parte integrante della dieta mediterranea riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità”. Bisi invita la Regione, attraverso il Presidente e tutti gli Assessori competenti, “a mostrare nei confronti dell’agricoltura concretezza e lungimiranza”.

A bacchettare l’operato di Sabrina Freda si aggiunge la nota di Tommaso Foti di Fratelli d’Italia: “La presenza di una rappresentanza piacentina all’interno della giunta regionale dovrebbe essere positivamente salutata. Nel caso di Freda c’e’, invece, solo da sperare che il suo mandato cessi quanto prima”

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