Niente funghi nelle valli del piacentino, netto calo dei tesserati

27 Luglio 2013 12:29

La cosiddetta stagione dei funghi 2013 si è aperta ufficialmente il 1° maggio ma degli ambiti frutti del sottobosco per ora non c’è alcuna traccia. Anche la montagna quest’anno ha dovuto fare i conti con l’eredità lasciata da un inverno gelido e dalle torrenziali piogge primaverili: “La stagione è iniziata in maniera pessima e potrebbe finire altrettanto male – ci ha raccontato Lucio Cabrini, membro del gruppo micologico naturalistico cremonese – nei mesi di maggio, giugno e luglio non sono comparse le qualità di funghi tipiche del periodo e gli appassionati sono tornati a casa a mani vuote, senza clitocibi, russole o cantarelli, tipici del periodo estivo”. I grandi assenti sono soprattutto gli ambiti porcini: “Ne sono stati raccolti pochissimi e di piccole dimensioni – ha proseguito Cabrini – un vero peccato; i nostri porcini sono di ottima qualità, come tutti quelli che crescono sull’Appennino, speriamo nell’autunno”. Un boccone amaro da deglutire per i cercatori di funghi del piacentino, calati vistosamente rispetto allo scorso anno: “I tesserini sono ancora in vendita – ha spiegato Raffaella Afri, responsabile provinciale del settore – ma facendo un confronto con il passato i numeri sono decisamente calati; le persone che hanno rinnovato il tesserino sono finora meno di 500, a fronte degli oltre 700 che avevano chiesto l’autorizzazione nel 2012”.

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