Brugneto, inoltrata alla Regione la richiesta di un ulteriore rilascio

19 Agosto 2013 18:23

E’ stata ufficialmente inoltrata alla Regione Emilia-Romagna la richiesta urgente di un rilascio di acqua superiore ai quattro milioni di metri cubi erogati dalla diga del Brugneto in luglio: a causa della campagna avviata tardivamente e in parte compromessa dalle piogge di maggio, l’acqua per l’irrigazione è già stata tutta utilizzata, nonostante sia il mais che il pomodoro richiedano almeno altri quindici giorni di acqua per poter terminare con un risultato soddisfacente la campagna. La Regione Emilia-Romagna inoltrerà ora alla Regione Liguria la richiesta: una volta accettata, la società Mediterranea delle Acque avrà tempo 48 ore per riaprire i rubinetti del grande invaso sul Brugneto. Gli agricoltori confidano di poter avere ancora acqua già nella prossima settimana: il quantitativo richiesto non è ancora stato stabilito. Presenti alla Cabina di regia riunita oggi sulla crisi idrica in Valtrebbia, Arpa, Consorzio di Bonifica, Servizio tecnico di Bacino.

Sulla questione è intervenuta anche Fratelli d’Italia: i consiglieri provinciali Magnaschi, Bertolini e Mazza hanno presentato una mozione nella quale sostengono che “l’intesa raggiunta tra Regione Liguria ed Emilia-Romagna per il discrezionale rilascio dall’invaso del Brugneto di un maggiore volume d’acqua va subito modificata. Infatti, il rilascio di ulteriori 1,5 milioni di metri cubi d’acqua costituisce solo una facoltà per il gestore genovese che, con buona pace della terzietà, stabilirà i rilasci ammissibili dal bacino del Brugneto”. Magnaschi, Bertolini e Mazza evidenziano come “la convenzione che dal 1962 concede l’utilizzo dell’acqua dell’invaso del Brugneto alla città di Genova è del tutto superata, essendo da allora inevitabilmente mutato il contesto territoriale, come attesta la portata idrica del Trebbia che ha subito una drastica diminuzione”.

“I dati che interessano la Diga del Brugneto ci dicono che anche nel periodo estivo sono disponibili svariati milioni di metri cubi di acqua, oltre ai 2,5 milioni rilasciati nel Trebbia – hanno aggiunto i consiglieri provinciali di Fratelli d’Italia -. “È quindi necessario prevedere ulteriori tassative e specifiche modalità di gestione dei rilasci della diga del Brugneto per riportare il Fiume Trebbia ad essere un punto di riferimento sia per l’agricoltura sia per il turismo dell’intera Valle. Per tale si chiede alla Regione Emilia-Romagna l’immediata modifica dell’intesa con la Regione Liguria, così che il quantitativo aggiuntivo di 1,5 milioni di metri cubi di acqua da rilasciare dall’invaso del Brugneto risulti obbligatorio ed esente da alcuna valutazione”.

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