Piacentini tornati dall’Egitto: “C’erano i carri armati attorno all’hotel”

19 Agosto 2013 07:00

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I voli in partenza per il Mar Rosso sono vuoti e i legami tra Piacenza e l’Egitto – turistici, culturali ed economici – si indeboliscono di ora in ora. «Sono tornata sabato sera a casa – racconta una piacentina, Deborah Basini, 26 anni -. Le escursioni sono state tutte sospese, sia via mare che via terra, nonostante fossimo in un paesino ad oltre un’ora e mezza di distanza da Il Cairo, El Quseir, decisamente molto tranquillo. All’inizio non hanno permesso di viaggiare e spostarsi in taxi solo a noi italiani, per ordine dell’Ambasciata italiana, poi il divieto si è allargato anche ai tedeschi e ai francesi – racconta Deborah, tra i piacentini intervistati oggi su Libertà -. Il villaggio era blindato dai controlli della polizia e dei militari, alcuni fatti anche con il metal detector».

Problemi anche per l’economia piacentina. «Abbiamo contattato un nostro collaboratore– commenta Giovanni Rebecchi, vicepresidente del Consorzio Piacenza Alimentare -, il quale ha ritenuto di sospendere gli ordini fino a che la situazione non sarà migliorata: si tratta di un imprenditore egiziano che vive ad Alessandria d’Egitto e acquista prodotti italiani e piacentini, rifornendo i clienti degli alberghi e dei resort sul Mar Rosso. Per precauzione ogni contatto è stato sospeso anche perché il turismo è stato in qualche modo congelato». Anche Luigi Boselli, commerciante nel settore del marmo, è tornato da Il Cairo alla fine di luglio e racconta dei carri armati intorno all’hotel. Altri piacentini dicono che qualcuno pregava durante il trasporto in pullman dall’albergo all’aeroporto.

Per chi ha annullato il viaggio nessuna penale. «Le penali si pagano nel caso in cui il Ministero degli Esteri non abbia dato informazioni precise sulla pericolosità di una determinata zona – commenta Angela Cordani di Federconsumatori -. Questo pronunciamento da parte della Farnesina c’è stato, i viaggi sono sconsigliati in tutto il Paese, quindi il turista dovrebbe essere tutelato in questo senso».

Ma alcune agenzie di viaggio piacentine segnalano – ovviamente senza poter fornire per rispetto della privacy i nominativi di queste persone – che alcuni cittadini hanno scelto di partire lo stesso.

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