Diocesi, “schedati” 90mila beni artistici: “Deterrente per i malintenzionati”

12 Settembre 2013 15:00

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I furti nelle chiese del territorio piacentino sono sempre più frequenti; un fenomeno messo in evidenza anche dalla stessa Curia, per voce di Manuel Ferrari, direttore dell’ufficio beni culturali ecclesiastici della Diocesi: “Abbiamo appena ultimato il censimento di tutti gli edifici di culto, complessivamente ben 728 chiese, e concluso l’inventario del patrimonio mobile – ha spiegato l’architetto -: sono stati catalogati e schedati 90.000 tra oggetti e arredi sacri; tutte queste opere ora hanno una descrizione specifica, correlata da foto e immagini che permettono un’identificazione immediata”.
La catalogazione è stata pensata anche per dissuadere i malintenzionati: “In questo modo è molto più difficile che gli oggetti rubati trovino una ricollocazione sul mercato – ha aggiunto Ferrari -; ogni anno installiamo, in media, dieci sistemi antifurto nelle chiese ma non sono sufficienti a tutelare questo importante patrimonio”.

Il prossimo 11 ottobre sarà promosso un convegno in cui saranno presentati i dati del censimento e una nuova pubblicazione, dedicata a palazzo vescovile e alla cattedrale cittadina.

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