118, tra cinque mesi l’accorpamento. Cavalli (Ln) alla Regione: “che ne sarà di Piacenza?”

15 Ottobre 2013 16:50

“A marzo partirà l’accorpamento del 118 tra Bologna, Ferrara e Imola. Quali le intenzioni per Piacenza?”. Lo chiede in un’interrogazione il consigliere regionale leghista Stefano Cavalli dopo l’allarme dei sindacati che ha fatto seguito alle notizie emerse all’ultima riunione dell’area vasta Emilia centro (Imola, Ferrara e Bologna): l’assemblea avrebbe sancito l’avvio del progetto di accorpamento tra centrali operative. In quella sede è infatti emersa l’imminente partenza della maxicentrale di emergenza, mentre Piacenza ancora attende una risposta definitiva dalla Regione sul paventato accorpamento con Parma e Reggio Emilia. “L’avvio della centrale unica in centro-Emilia è un triste presagio”, commenta Cavalli che invoca quindi “chiarezza”. “Giochiamo a carte scoperte – dice il consigliere – ora basta nascondersi dietro un dito: l’assessore alla sanità Carlo Lusenti chiarisca una volta per tutte le proprie intenzioni”.

“Altro che accorpamento. Piacenza è pioniera nel settore del soccorso e merita non solo garanzie sul mantenimento degli attuali servizi, ma anche nuovi investimenti”. Per questo l’esponente del Carroccio rilancia con l’ipotesi elisoccorso. “I vasti spazi delle aree militari potrebbero essere un posto ideale, ovviamente dopo aver siglato specifiche intese con la Difesa”.

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