Affissioni abusive su pali e cancellate.
Romersi: “Recuperati già 200mila euro”

27 Novembre 2013 13:20

affissioni abusive

Viaggi verso l’est Europa e appartamenti in affitto, lezioni private e badanti, corsi di massaggio e un impiego come muratore. Si può trovare davvero di tutto se si gira la città e si osservano con attenzione i pali che sorreggono i cartelli stradali, le cancellate, persino i muri delle sedi comunali. Sono decine, infatti, le affissioni abusive che caratterizzano soprattutto le zone più frequentate, ossia quelle vicino agli uffici pubblici, alle scuole e alla stazione.
Il Comune nei mesi scorsi aveva imposto un giro di vite e chiesto alla società che gestisce le affissioni controlli più rigorosi in collaborazione con la polizia municipale, le multe per i trasgressori sono salate, ma non sempre si riesce a risalire ai responsabili. C’è poi un altro aspetto che emerge, strettamente collegato alla crisi di questi anni: i cartelloni regolari sono sempre più spesso vuoti, a pochi centimetri si moltiplicano gli annunci non autorizzati.

“Stiamo proseguendo con le verifiche e le sanzioni – afferma l’assessore la Bilancio del Comune di Piacenza, Pierangelo Romersi – ed effettivamente un risultato c’è già stato, con il calo delle affissioni più grandi. Purtroppo a Piacenza è arrivato quel fenomeno dei micro-annunci che caratterizza soprattutto le città più grandi e che sta diffondendosi anche da noi. Ovviamente lo stiamo tenendo d’occhio con attenzione. Tra gli interventi dell’Ica e quelli polizia municipale per pubblicità abusiva sono stati emessi nel 2013 164 mila euro di accertamenti e 21 mila euro di contravvenzioni”.

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