No alla legge sui mercatini hobbisti, 5 comuni chiedono la proroga alla Regione

09 Gennaio 2014 17:37

Caorso, Carpaneto, Borgonovo, Pontenure e Fiorenzuola si sono uniti per fare fronte comune contro la nuova legge regionale che regolamenta il commercio sulle aree pubbliche in forma hobbistica.

Nel documento inviato a Maurizio Melucci, assessore al commercio e turismo dell’Emilia Romagna, gli amministratori locali chiedono una proroga della legge (in vigore dal 1 gennaio 2014) e l’esenzione dal nuovo provvedimento per i comuni sotto i 15mila abitanti.

Due i fronti opposti: da un lato la Regione, sostenuta da Confesercenti, che con la norma si propone di combattere il fenomeno dell’abusivismo e dell’evasione fiscale e dall’altro i sindaci firmatari del documento, i quali difendono a spada tratta la bontà di queste iniziative, la cui esistenza verrebbe “stroncata” dalla nuova legge.

I nuovi obblighi imposti agli hobbysti – come munirsi di un tesserino del costo di 200 euro e la possibilità di partecipare a un massimo di dieci eventi l’anno – secondo il primo cittadino Fabio Callori sarebbero un colpo di grazia per i mercatini, “fondamentali per dare ossigeno ai commercianti locali.” “Con o senza l’inversione di marcia della Regione il mercatino andrà avanti” ha commentato Callori.

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