Lupi, la Provincia a fianco delle organizzazioni agricole per ridurre i danni

13 Gennaio 2014 17:32

lupo

“E’ necessario chiarire – interviene l’assessore provinciale alla Tutela faunistica Manuel Ghilardelli a seguito delle sollecitazioni sollevate negli ultimi giorni – cosa le istituzioni, e la Provincia in particolare, stanno facendo per cercare, in un momento particolarmente difficile, di rendere più sostenibile il rapporto tra la fauna e le attività antropiche. Nell’ultimo anno, stante la novità del problema, particolare attenzione è stata posta, come già annunciato, all’acquisto di presidi di prevenzione dei danni da lupo. Ma c’è un ulteriore progetto per il 2014: l’Amministrazione coinvolgerà le organizzazioni professionali e agricole, attraverso la stipula di un’apposita convenzione con la Provincia e in coordinamento con le iniziative regionali in fase di programmazione, per definire le migliori strategie per prevenire i danni da lupo alle attività zootecniche. In altre parole, in accordo con le associazioni, verranno individuati i migliori e più efficaci sistemi di prevenzione per ogni singolo caso sul territorio e sarà promossa una formazione degli allevatori relativamente all’adozione delle corrette modalità di gestione dell’allevamento per ridurre i rischi di predazione. Il progetto è stato finanziato con risorse pari a 25mila euro già inserite nell’assestamento di bilancio del novembre scorso. L’iniziativa che si intende attuare è complementare ad un’analoga azione che la Regione Emilia-Romagna intende avviare a breve: la sinergia che si potrà creare tra l’intervento provinciale e quello regionale consentirà di ottenere sicuri benefici per il territorio locale. A ciò si aggiungono altri 40mila euro destinati agli Atc per il supporto nelle attività di prevenzione e indennizzo dei danni: questo consentirà di svincolare risorse per aumentare le disponibilità di bilancio per l’acquisto di strumenti di prevenzione”.

La Provincia – conclude Ghilardelli – è consapevole delle difficoltà della zootecnia nelle aree svantaggiate; la volontà è quella di non sottrarsi al proprio ruolo di supporto e sostegno alle imprese meritevoli, confrontandosi con gli allevatori direttamente interessati perché adottino, fin da subito, gli strumenti già disponibili, prendendo comunque coscienza della necessità di convivere con queste presenze, in modo da aiutare concretamente l’ente ad individuare le strade migliori tra quelle realisticamente e legittimamente percorribili, per rendere tale convivenza sostenibile”.

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