Società mista per il ciclo idrico, ok del consiglio comunale di Piacenza

10 Febbraio 2014 20:35

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Il consiglio comunale di Piacenza si è unito alle altre 45 amministrazioni del territorio che hanno approvato la delibera per lo studio di fattibilità sulla costituzione di una società mista pubblico-privata per la gestione del ciclo idrico e dei rifiuti.
La maggioranza ha retto: favorevoli Pd e civiche, i due no di Sinistra per Piacenza e Idv sono stati parzialmente bilanciati dal sì di Giovanni Botti del Pdl. Contrari tutti gli altri esponenti della opposizione.

VITTIME DELLE FOIBE E VIABILITÀ DEL CORSO UNISCONO IL CONSIGLIO – Nuova viabilità del Corso e vittime delle foibe uniscono il consiglio comunale, l’acqua pubblica lo divide.
La seduta odierna a Palazzo Mercanti era iniziata all’insegna dell’unità, innanzitutto per il ricordo delle vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Su proposta dei gruppi del centrodestra (che hanno comunque criticato il Comune per non aver realizzato una specifica iniziativa oggi 10 febbraio, Giornata del Ricordo), il presidente del consiglio Claudio Ferrari ha fatto svolgere un minuto di raccoglimento, dopo aver ascoltato anche il parere favorevole della maggioranza. Unico neo: i cori inneggianti al dittatore jugoslavo Tito provenienti da alcuni ragazzi della estrema sinistra riuniti sotto il municipio per la manifestazione pro-acqua pubblica.

Ok bipartisan anche per il progetto di sistemazione dell’ultimo tratto di corso Vittorio Emanuele, con il senso unico tra la statua di Sant’Antonino e Stradone Farnese.

Ben diverso, però, il clima durante la discussione sulla delibera per la realizzazione di uno studio su una società mista pubblico-privata che gestisca il ciclo idrico e dei rifiuti. In maggioranza Pd e civica si sono detti favorevoli, contrari invece Sinistra per Piacenza e Italia dei Valori, supportati con vigore dai banchi dell’opposizione dal Movimento 5 Stelle. Diversa la posizione del centrodestra, che ha chiesto che la discussione non si tenesse, ponendo una pregiudiziale (poi bocciata). In aula erano presenti anche i rappresentanti del comitato pro-acqua pubblica, che hanno annunciato il proseguimento della propria lotta anche dopo l’approvazione del consiglio comunale di Piacenza e l’ok già arrivato da parte di Atersir.

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