Gossolengo: fermata da una falsa pattuglia, 40enne rapinata

03 Marzo 2014 08:52

lampeggiante blu polizia

“Ho agito d’istinto, ma subito dopo mi tremavano le gambe”; a parlare è la giovane piacentina che sabato sera è riuscita a sfuggire all’agguato di un rapinatore, che l’ha avvicinata a bordo di una falsa pattuglia delle forze dell’ordine.

L’abbiamo contattata telefonicamente per raccogliere la sua testimonianza: “Erano le 21.30 e stavo passando in auto sulla strada di Chiavenna Landi (frazione di Cortemaggiore), quando ad un tratto ho visto i lampeggianti e ho accostato, convinta si trattasse di un poliziotto o di un carabiniere; ho tirato giù il finestrino ed è comparso un uomo, con il volto coperto da cuffia e sciarpa, che mi ha puntato contro la pistola, chiedendomi di consegnargli la borsa”.

La ragazza ha risposto seccamente di no e poi ha agito d’istinto: “Ho preso in mano l’arma e l’ho girata, torcendogli il braccio e in quel frangente sono riuscita a ripartire”. Appena si è sentita al sicuro ha chiamato il 112: “Non so come abbia fatto a reagire così; poco dopo l’adrenalina è scesa e lì ho sentito lo spavento e la tremarella”.

NOTIZIA DELLE 8.50 – Ha convinto la vittima a fermarsi lungo la strada, spacciandosi per un operatore delle forze dell’ordine e poi si è fatto consegnare dalla 40enne la borsa, minacciandola con un’arma: un brutto episodio avvenuto la sera di sabato 1 marzo tra Piacenza e Gossolengo.

Secondo il racconto fornito dalla vittima ai carabinieri della compagnia di Bobbio, in tarda serata un’auto ha iniziato a seguire il suo veicolo, dove viaggiava con la figlia: ad un tratto, dallo specchietto retrovisore, ha visto accendersi i lampeggianti blu (uguali a quelli utilizzati dalle pattuglie di polizia) e la conducente è stata indotta a fermarsi, convinta che si trattasse di un controllo.
Dalla macchina è invece sceso il rapinatore che ha puntato un’arma in direzione dell’abitacolo (presumibilmente una pistola) e ha pronunciato solo le parole “dammi la borsa”. La donna, in auto con la figlioletta, non ha opposto resistenza e ha eseguito immediatamente l’ordine: una volta avuto il bottino, decisamente magro visto che all’interno non vi erano valori, l’uomo è fuggito in tutta fretta senza lasciare traccia.

Non è chiaro se vi fosse un complice ad attenderlo sull’auto o se abbia agito da solo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini. Un fatto analogo, fortunatamente andato a vuoto, è avvenuto la stessa sera ai danni di una ragazza di Besenzone, di passaggio a Chiavenna Landi. La giovane, di fronte alla pistola, ha capito che si trattava di un’arma giocattolo, ha scansato il braccio del malvivente, con il volto parzialmente travisato, ed è immediatamente ripartita, per poi chiedere l’intervento del 112. La falsa pattuglia delle forze dell’ordine è entrata in azione anche nel Pavese, ai danni di una 45enne.

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