Travolge apecar, patteggia a un anno e tre mesi. “Chiedo perdono”

28 Marzo 2014 12:24

Manuel Rodi

“Voglio chiedere pubblicamente perdono per quanto accaduto mercoledì mattina”. A parlare è Manuel Rodi, il 29 enne di Lugagnano arrestato dai carabinieri per omissione di soccorso e fuga. Il giovane operaio è anche un musicista conosciuto. All’alba di mercoledì, il 29enne viaggiava sulla strada tra Carpaneto e Castellarquato a bordo della sua Mercedes quando è entrato in collisione con l’apercar condotta da un 60enne arquatese. “In quel momento la paura e l’angoscia mi hanno tolto la lucidità e per questo mi sono comportato in un modo sbagliato. Ho subito traumi anch’io nell’incidente. Non ci sono parole per descrivere cosa si prova in quell’istante”. Dopo essere tornato a casa con l’auto danneggiata, si è recato al lavoro. “Ero sotto choc, al pomeriggio avevo deciso di chiedere informazioni sul ferito ma in quel momento sono arrivati i carabinieri”. I militari sono risaliti a lui in particolare grazie alle vaschetta dell’acqua del tergicristallo rimasta in strada e alle telecamere della polizia intercomunale Valnure-Valchero che hanno ripreso la targa della Mercedes. Dopo aver trascorso la notte in carcere, questa mattina in presenza dell’avvocato Stefano Lavelli, Manuel Rodi ha patteggiato la pena di un anno e 3 mesi ed è stato rimesso in libertà. La patente gli è stata sospesa per due anni. Ora il suo pensiero è rivolto al 60enne rimasto ferito e ricoverato all’ospedale di Piacenza in condizioni stabili. “Vorrei incontrarlo al più presto per porgergli personalmente le mie scuse e per augurargli una pronta guarigione”.

Notizia delle 12.20 – Ha patteggiato la condanna a un anno e tre mesi, pena sospesa, il 29enne alla guida della Mercedes, che non si è fermato a prestare soccorso all’apecar che ha travolto sulla strada tra Carpaneto e Castell’Arquato. Lo scontro frontale era avvenuto alle 5.30 di mercoledì mattina, ferito un 60enne di Castellarquato. L’uomo ieri è stato trasferito dall’ospedale di Fiorenzuola a quello di Piacenza a causa del peggioramento delle condizioni. I carabinieri erano risaliti al 29enne dopo 12 ore di indagini. Oltre alla condanna, al 29enne è stata sospesa la patente per due anni.

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