Rebecchi Nordmeccanica addio. Cerciello: “Maltrattati dal Comune”

13 Maggio 2014 12:33

cerciello

Una notizia tanto clamorosa quanto pesante si abbatte sullo sport piacentino: anche sulla Rebecchi Nordmeccanica Volley, campione d’Italia per il secondo anno consecutivo, cala il sipario. È il presidente onorario Antonio Cerciello ad annunciarlo, affiancato dai figli Alfredo e Vincenzo e dal vicepresidente Giovanni Rebecchi.
“Ritirerò la squadra e non investirò più un euro nello sport”, ha dichiarato Cerciello, nella sede di Nordmeccanica. “Una squadra che ha vinto tutto – ha commentato – non può essere trattata così dal Comune, che non ci ha dato nessuna risposta sul palazzetto in cui allenarci proprio nel momento clou in cui organizzare la prossima stagione”. Dopo quello del Copra Elior, dunque, anche il titolo della Rebecchi Nordmeccanica finisce sul mercato.

Il presidente Vincenzo Cerciello ha parlato di un “silenzio assordante” del Comune: “Una grossa squadra non può attendere per giorni risposte così importanti, la nostra è una decisione molto sofferta. Chiedevamo – ha aggiunto – di avere il Palabanca alle stesse condizioni e alle stesse cifre degli ultimi anni, purtroppo non abbiamo avuto garanzie”.

Dello stesso avviso Giovanni Rebecchi: “Ringrazio la famiglia Cerciello per quanto abbiamo fatto insieme. Si possono ottenere questi risultati memorabili nel volley solo con sforzo, serietà e soprattutto con una programmazione, che è alla base di qualsiasi campionato. Ci hanno impedito di effettuarla, dall’entusiasmo per i risultati siamo passati allo sconforto”. “Non c’è nessun margine di trattativa, non ci interessa più, non c’è nessuna possibilità di fare un passo indietro – ha voluto precisare Antonio Cerciello – abbiamo investito milioni di euro, portato in alto la città e ci hanno trattato malissimo. Avevamo chiesto – ha specificato – un contratto triennale alle stesse condizioni di prima, non abbiamo ottenuto risposte”. Infine l’appello a eventuali imprenditori interessati a subentrare: “Il titolo sportivo è sul mercato e le scadenze, a cominciare dalla Champions, sono molto vicine”.

Il saluto e i ringraziamenti vanno invece ai tifosi, che negli ultimi anni hanno sostenuto le campionesse di Italia nel sogno di fare di Piacenza la capitale del volley femminile.

Unico rappresentante di Palazzo Mercanti presente alla conferenza di questa mattina era il consigliere comunale di maggioranza Stefano Perrucci: “Nelle ultime settimane mi sono sforzato personalmente per trovare una soluzione. A mio avviso la tempistica del Comune è stata inadeguata alla situazione e ho notato anche una certa latitanza da parte di chi avrebbe dovuto dare delle risposte. Mi spiace da sportivo e da cittadino, perché perdiamo un progetto serio e ambizioso”.

Il sindaco Paolo Dosi si è detto molto dispiaciuto per questa notizia: “Stavamo operando, proprio stasera avrebbero dovuto farci sapere, noi cercheremo comunque di trovare una soluzione. La decisione di Cerciello giunge improvvisa”.

Stringato il commento dell’assessore allo sport Giorgio Cisini: “Ognuno legittimamente fa le proprie scelte, quando è il momento opportuno il Comune parlerà e comunicherà gli esiti”.

Amareggiati i tifosi, che hanno affidato a facebook il loro dispiacere e che meditano di organizzare una manifestazione. Contattato da Libertà.it, Matteo Tosca dei Pink Wolf afferma: “E’ stato un fulmine a ciel sereno, sapevamo che c’erano dei problemi ma eravamo convinti fossero risolvibili. Penso sia inconcepibile far mancare a una squadra di questo livello l’appoggio della città e del comune. E’ scandaloso. Proveremo a far cambiare idea al nostro presidente, non può finire così”.

Mauro Fabris, presidente della Lega di Pallavolo di serie A: “Siamo scioccati, speravamo che la mediazione del Comune riuscisse a risolvere questa situazione. Credevamo ci fosse più rispetto per una società che negli ultimi anni ha vinto cinque trofei in Italia. Mi sembra impossibile che in una città come Piacenza non si riescano a creare le condizioni affinché una società che ha dato così tanto al territorio possa proseguire il suo cammino in Italia e in Europa. In Italia è difficile avere dei club di vertice e se a questa difficoltà si aggiunge la mancata disponibilità delle amministrazione, lavorare diventa impossibile per chi, come Cerciello e Rebecchi, investe i propri soldi. È giunto il momento che Governo e Parlamento intervengano sulla questione impianti: non è solo un problema di leggi, si tratta di stabilire delle regole per cui chi entra in possesso di strutture realizzate in concorso con risorse pubbliche non ne faccia un uso assolutamente privatistico”.
Infine l’auspicio di Fabris è che si possa ancora trovare una soluzione: “A soffrire della perdita della Rebecchi Nordmeccanica non è solo una città, ma tutto il mondo della pallavolo”.

Comunicato stampa Massimo Polledri
Comunicato stampa Fratelli d’Italia
Comunicato stampa Galloppa (Idv)

Rebecchi Nordmeccanica (24)-800

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