Minore molestata per un anno da un camionista 70enne: audizione protetta

06 Giugno 2014 17:14

tribunale

Ha ripercorso davanti al giudice le molestie di cui è stata vittima per oltre un anno, ma per trovare il coraggio di raccontarle si è nascosta dietro a un telo, onde evitare la sofferenza e il terrore, causati dalla presenza dell’uomo accusato di averla tormentata. Si è tenuta questa mattina in tribunale la prima udienza protetta del processo che vede imputato un 70enne bergamasco per stalking nei confronti di una giovane, all’epoca dei fatti minorenne.

La vicenda è iniziata a maggio 2012: secondo quanto testimoniato dalla ragazza, l’autotrasportatore le tendeva degli agguati nella zona della Caorsana, dove lei viveva ed era solita passeggiare con il cane. Lo sconosciuto la avvicinava rivolgendole degli apprezzamenti sul suo aspetto fisico, in certi casi, a detta della minore, era arrivato a ostruirle il passaggio per convincerla a prenderlo in considerazione, finché non si era lanciato in un invito esplicito a seguirlo sulla cabina del camion.

Nel tentativo di evitare gli sgraditi incontri, la giovane aveva cambiato orari e percorsi, senza riuscire a eludere l’ossessione dello stalker. Le molestie si erano ripetute, a fasi alterne, per oltre un anno, fin quando la 17enne, profondamente turbata e impaurita, ha annotato la targa del mezzo e chiesto l’aiuto dei genitori, che hanno sporto denuncia alla questura.

Gli investigatori hanno rintracciato il presunto responsabile, un 70enne residente nel bergamasco e solito a spostamenti nel Piacentino per motivi di lavoro. L’uomo oggi era presente in aula, motivo che ha spinto la vittima a scegliere un’audizione protetta, nella quale ha riassunto modi e tempi in cui avvenivano gli episodi di molestie.

La ragazza, su richiesta del giudice, ha riconosciuto nell’autotrasportatore presente in tribunale, l’uomo che l’aveva assillata per mesi. “I ricordi di quei giorni per lei sono indelebili, tanto che ricorda a memoria la targa del camion”, ha spiegato Massimo Corso, legale della giovane, unica teste nell’udienza di oggi. L’imputato nega l’accusa di molestie e sostiene di aver solo salutato la ragazza in qualche occasione.

Il giudice Italo Ghitti ha rinviato il processo al prossimo 31 ottobre, quando saranno ascoltati altri testimoni.

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