Onda nera, Dosi: “Una sentenza che ha il sapore di una beffa”

24 Ottobre 2014 05:01

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“Una sentenza che ha il sapore di una beffa”. Così il sindaco di Piacenza Paolo Dosi commenta la sentenza del processo sulla cosiddetta “onda nera” del Lambro che ha assolto i titolari della Lombarda Petroli Giuseppe e Rinaldo Tagliabue e il direttore dello stabilimento Vincenzo Castagnoli, condannando a cinque anni solo il custode Giorgio Crespi, irreperibile da mesi. Essendo proprio quest’ultimo a dover risarcire le parti civili, i comuni di Piacenza e Monticelli quasi certamente non vedranno un euro. Secondo Dosi, quella della responsabilità di Crespi “è un’ipotesi totalmente incredibile di cui prendiamo atto. Non ci rammarica tanto il mancato risarcimento, quanto il fatto che si faccia di tutto per salvaguardare l’ambiente con pochissime risorse e poi si debba vedere degli inquinatori spudorati che agiscono impuniti. Parleremo con la nostra avvocatura per valutare l’ipotesi di un ricorso”. Da Monticelli, mentre il sindaco Michele Sfriso attende con l’amaro in bocca le motivazioni della sentenza, l’assessore Pietro Aimi già smette di credere alla speranza di un risarcimento “È stato accertato che un danno ambientale c’è stato ma ora non otterremo nulla” dice. “Ci eravamo costituiti parte civile proprio per evidenziare come fossimo parte lesa nella vicenda: aspetto confermato ma che ora rappresenta una soddisfazione che vale poco davanti a queste assoluzioni”.

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