Gaia: la salma torna a Piacenza, funerali il 17 gennaio a Rivalta

09 Gennaio 2015 12:03

Gaia Molinari

Si terranno sabato 17 gennaio nella chiesa di Rivalta i funerali di Gaia Molinari, la ragazza uccisa alla vigilia di Natale in Brasile. Ad annunciarlo in tre lingue sul suo profilo Facebook è stata la mamma Valentina Carraro, precisando che le esequie si svolgeranno alle 10,30 del mattino e che un rosario si terrà invece giovedì 15 gennaio alle ore 21 nella chiesa della Besurica. La salma di Gaia (e non le ceneri, come era stato deciso in un primo momento) è attesa per la sera del 13 gennaio a Piacenza, salvo nuove disposizioni della magistratura. A due settimane dall’omicidio di Gaia Molinari, la 29enne piacentina in vacanza a Jericoacoara, il caso resta insoluto. E i dubbi aumentano invece di diminuire. Per l’omicidio viene tuttora trattenuta la brasiliana Mirian França, che era con la giovane piacentina a Jericoacoara, anche se la polizia rimane convinta che il killer sia un uomo (o forse più persone).

Notizia delle 9.30 – In Brasile si fa sempre più dura la polemica tra la polizia e i difensori di Mirian Franca de Melo, la farmacista brasiliana in prigione dal 29 dicembre perché accusata di essere implicata nel delitto. Gli avvocati della 31enne di Rio de Janeiro continuano a sostenere che il suo arresto è “illegittimo e ingiustificato” e insistono sul fatto che sia stata incarcerata “perché nera e povera, solo per trovare una possibile colpevole da dare in pasto all’opinione pubblica locale e internazionale”. Al suo fianco si sono schierate ieri una trentina di associazioni brasiliane antirazziste e sociali e cinque parlamentari di varie regioni brasiliane. Addirittura il “Movimento negro di Quirombo”, che rappresenta i discendenti degli schiavi liberatisi dalle piantagioni di cotone nel diciannovesimo secolo, ha scritto all’Alto commissariato per i diritti umani dell’Onu per chiedere di interessarsi al caso. Tra l’altro un legale di Mirian ha detto di aver ricevuto pressioni e minacce dopo la denuncia della “detenzione illegale” della sospettata. Tutto il dipartimento investigativo che sta seguendo il caso ha voluto rispondere, sottolineando come il lavoro degli inquirenti “sia stato fino a qui ottimo” e che “vale per Mirian il principio di non colpevolezza fino a prova contraria: il suo fermo temporaneo, seppur duri da ormai 10 giorni, serve per aiutare le indagini e non è in contrasto con la presunzione di innocenza”.

Entro domani il giudice di Jericoacoara dovrà pronunciarsi sulla istanza di scarcerazione, un passaggio molto atteso sia dalla difesa, sia dalla polizia.

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