Olio di canapa “drogato”, imprenditore a giudizio

18 Febbraio 2015 06:31

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Un’anziana signora guidava in modo piuttosto allegro, alla polizia che l’aveva fermata aveva assicurato di non avere mai assunto stupefacenti, ma era emerso che utilizzava olio di canapa come integratore alimentare. Successivi controlli avevano portato i Nas a sequestrare quasi duecento litri di olio di canapa sativa che era risultato provenire da un’azienda del Piacentino, che l’aveva a sua volta ricevuto dalla Francia. Erano state successivamente effettuate analisi dalle quali era risultato che l’olio conteneva sostanze psicotrope in misura maggiore rispetto a quelle previste dalla legge. A quel punto il rappresentante legale dell’azienda piacentina è finito sotto processo con l’accusa di violazione della legge sugli alimenti. L’imputato nega l’accusa e sostiene che la quantità di sostanza presente nell’olio non è tale da provocare problemi a chi lo ingerisce come integratore alimentare.
Ieri mattina da Roma è arrivata una super-esperta del Ministero della Sanità chiamata a spiegare gli aspetti tecnici delle analisi effettuate sui campioni prelevati dai carabinieri del Nas. “Con tre o quattro cucchiai di quell’olio – ha spiegato l’esperta davanti al magistrato – si possono già avere effetti psicotropi su chi lo assume”.

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