Asl: “Agito nella trasparenza”. Compiani: “Non mi dimetto”

19 Febbraio 2015 15:15

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Il sequestro del cantiere dell’ospedale di Fiorenzuola ha suscitato le reazioni del mondo politico. Nel tardo pomeriggio è arrivato il comunicato ufficiale dell’azienda sanitaria: “In riferimento al sequestro cautelativo del padiglione B dell’ospedale di Fiorenzuola, disposto questa mattina dall’Autorità giudiziaria, l’Azienda Usl di Piacenza si è immediatamente messa a disposizione degli inquirenti fornendo tutta la documentazione richiesta. Il progetto di ricostruzione del padiglione “B” e di riqualificazione complessiva dell’ospedale unico della Val d’Arda prevede un investimento di 12 milioni di euro, già stanziati dalla Regione, e porterà al ripristino della piena funzionalità dell’ospedale, al rientro del personale temporaneamente trasferito a Piacenza, e alla piena integrazione dell’ospedale di Fiorenzuola nella rete ospedaliera provinciale. Si esprime la massima fiducia nel lavoro della magistratura, nella convinzione di aver agito con trasparenza e correttezza in tutti i procedimenti adottati. Si confida di poter essere in condizione di rispettare i tempi previsti per la realizzazione del nuovo padiglione dell’ospedale di Fiorenzuola, intervento necessario per migliorare l’offerta di assistenza ospedaliera a favore dei cittadini”.

“Il percorso che abbiamo fatto è assolutamente trasparente e limpido tanto che, ancora oggi, tutti gli atti, comprese le analisi e i verbali dei tecnici sono sul sito del comune di Fiorenzuola. Il sindaco del capoluogo della Valdarda, Giovanni Compiani, non ci sta e respinge ogni accusa, soprattutto non ha alcuna intenzione di dimettersi come invece chiesto dai rappresentanti di alcune forze politiche di opposizione. “Non abbiamo niente da nascondere – racconta Compiani – di fronte alle evidenze delle perizie di inagibilità della struttura non potevamo fare altrimenti. Le prove tecniche sono state fatte alla luce del sole, addirittura con la partecipazione del comitato contro la chiusura. Prove effettuate sia dagli esperti del Politecnico di Milano che dai tecnici di Parma. Tutte le perizie hanno confermato che l’edificio non era idoneo. Non crediate che questa notizia ci abbia fatto piacere – prosegue Compiani – se ci fosse stato un altro risultato avremmo tirato tutti un sospiro di sollievo. I tecnici incaricati hanno evidenziato che era più conveniente costruire una palazzina nuova che intervenire su quella vecchia. Il nostro obiettivo era quello di guardare avanti, in ottica futura. Visto come vanno le cose nella sanità c’era il serio rischio di perdere l’ospedale e non l’avrei mai permesso”.

Le reazioni – “Il sindaco deve dimettersi e così tutta la Giunta”. Così Paola Pizzelli, presidente del Club di Forza Italia di Fiorenzuola, ha parlato oggi a mezzogiorno di fronte all’ospedale, insieme a Massimo Polledri, esponente di Lega Nord e a Carlo Torregiani, esponente del partito “Io cambio”. I tre hanno parlato come esponenti politici.
L’ex onorevole Massimo Polledri ricorda la scelta che Ausl e amministrazione comunale fecero al momento di svuotare l’ospedale vecchio: “fu una scelta arrogante e frettolosa – la definisce Polledri – arrogante perché la notizia della perizia di inagibilità venne fuori in periodo estivo, scelta frettolosa perché l’ospedale, ormai fatto solo da quattro mura, è ancora lì ed ancora in piedi. Ora la Procura della Repubblica dispone un sequestro, perché evidentemente ha dubbi tecnici fondati”. “Tempo fa – sottolinea Pizzelli – avevamo chiesto una consulenza tecnica al Tribunale, perché disponesse una perizia. Ora si arriva a questo. Torregiani, che fu anche presidente del Comitato “No alla Chiusura dell’ospedale” (poi dimessosi): “Il sequestro è funzionale a fare chiarezza, ma allungherà anche i tempi. Li farà lievitare e probabilmente l’ospedale qui non si demolirà e non verrà più ricostruito.

Sulla vicenda interviene anche Tommaso Foti consigliere regionale (Fd’I-AN): “Da tempo ho presentato in Regione una dettagliata interrogazione sulle procedure riguardanti sia l’affidamento dei lavori di ricostruzione di parte dell’ospedale di Fiorenzuola, sia le riserve, fondate ad avviso di chi scrive, più volte espresse dal Comitato per la difesa della detta struttura. L’arrivo in queste ore della Guardia di Finanza davanti all’immobile, il sequestro della struttura, ci dicono che l’assessore Venturi deve battere immediatamente un colpo”.

Il sequestro del cantiere dell’Ospedale di Fiorenzuola è solo l’ultimo tassello vergognoso di una vicenda su cui pochi Sindaci (tra cui io) si erano ben espressi il 17 luglio 2013: l’allora ipotesi di chiusura dell’ospedale della Valdarda era subito apparsa, agli occhi di chi è attento ai reali bisogni dei cittadini, una decisione scellerata. Una scelta che, a maggior ragione oggi, evidenzia un crescendo di disagi per gli abitanti della Valdarda, non assistiti in quello che dovrebbe essere uno dei servizi primari per i cittadini: l’assistenza sanitaria. Ma ciò che più colpisce è l’assoluta inadeguatezza e incapacità del sindaco di Fiorenzuola, Giovanni Compiani, eletto perfino presidente della Conferenza Socio Sanitaria. Un ruolo che, evidentemente, non gli compete, vista la mancanza di ascolto perfino del Comitato di cittadini che, in questi anni con la collaborazione di pochi amministratori locali, sta cercando invano di far sentire la propria voce. Voce di chi, pagando regolarmente le tasse e contribuendo con il proprio lavoro allo sviluppo del territorio, chiede il rispetto di un diritto primario. Se chi ha la possibilità di intervenire ha scelto di restare a guardare, è meglio che si faccia da parte. Gli amministratori locali hanno il dovere di non accettare passivamente le scelte di una Regione accentratrice di risorse e che, in nome della spending review, sbilanciano i servizi del territorio a discapito, come sempre, di quello piacentino.

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