Vallisa agli studenti: “Pensate con la vostra testa. I rapitori le vere vittime”

17 Marzo 2015 12:14

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Aula magna gremita, grande attenzione e tante domande. In cattedra all’istituto agrario Raineri Marcora è salito Marco Vallisa, il piacentino rapito in Libia la scorsa estate e tenuto in ostaggio per quattro mesi. “Dirigere un cantiere è il mio mestiere, parlare ai ragazzi per me è difficile e imbarazzante ma ci tengo a portare loro un messaggio e cioè quello di studiare e di pensare con la loro testa, cosa che purtroppo i loro coetanei integralisti non riescono a fare perché sono condizionati da chi approfitta di loro”.

Emozionato e a tratti commosso, Vallisa ha risposto con pacatezza alle domande dei giovani quasi coetanei dei suoi carcerieri. “Le vittime di tutta questa vicenda sono loro” ha aggiunto il piacentino. “Tornerà a lavorare all’estero?” chiedono i ragazzi. “Ne ho parlato con la mia famiglia e – sorride – abbiamo fatto una lista di luoghi che comprende Svizzera, Svezia, Canada. In Libia no…”.

Vallisa si dice contrario ad un intervento armato in Libia: “Gli integralisti hanno l’appoggio della popolazione perché i mass media fanno continue campagne contro l’Occidente, con un intervento armato passeremmo ancora una volta per i cattivi. In realtà siamo noi che consentiamo loro di avere una buona qualità della vita grazie ai fondi che immettiamo nei loro Paesi con gli acquisti di gas e petrolio”.

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