25 aprile in piazza Cavalli. Bersani: “Valore universale”. Le foto

È iniziata con l’omaggio al Sacrario dedicato ai Caduti di guerra la celebrazione ufficiale del 25 aprile in piazza Cavalli. Oratore ufficiale della manifestazione dedicata al settantesimo anniversario della Liberazione l’onorevole Pierluigi Bersani. Molti i cittadini e le autorità presenti nella piazza simbolo della città.

Pierluigi Bersani ha ricordato il valore del 25 aprile perché ci ricorda in quale abisso “può arrivare l’uomo; quando sentiamo dire “mai più”, non è vero, perché se la belva è nel cuore, tornerà. Ed è tornata, non lontano da qui”. Nell’uomo “c’è una volontà di dominio che vuole ridurre l’altro a una cosa. Non siamo immuni dagli orrori, anche all’inizio del Novecento c’era voglia di guerra”.

“La storia qualcosa deve insegnare – ha proseguito l’ex-ministro – e il 25 aprile deve insegnarci a tenere alte le idee di pace, tolleranza e fratellanza. Il 25 aprile deve avere un valore culturale universale”.

A margine delle celebrazioni, Pierluigi Bersani è intervenuto anche sull’Italicum, su cui non ha mancato di sottolinearne l’importanza da un punto di vista costituzionale: “Qui non si sta discutendo di un comma di una legge elettorale, si sta discutendo dell’incrocio tra legge elettorale e riforma della Costituzione e quindi si sta cambiando il sistema, cosa che meriterebbe un po’ di attenzione. Può venire il dubbio che andiamo verso un presidenzialismo senza contrappesi, un meccanismo sconosciuto a tutte le democrazie del mondo, può esserci questo rischio. In nessuna democrazia che conosco la Costituzione e le leggi elettorali sono un affare del Governo. Quella di Renzi che dice che se la legge non passa cade il Governo è una pressione sul Parlamento indebita perché non tocca al Governo. Dopo di che io sono affezionato alla mia “ditta”, il Pd, che però ha una regola, che stabilisce che davanti a temi costituzionali ogni singolo parlamentare si assume liberamente le sue responsabilità”.